Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Salve, sono Antonella Giangiacomo, sono nata a Termoli in Molise in una regione ricca di potenziale ma piccola con una bassa capacità di valorizzarsi dal punto di vista nazionale e internazionale.
Questo è uno dei motivi per cui ho iniziato una carriera di studio lunga e complessa ma sfidante e stimolante in modo da poter dimostrare che chi ha voglia di farcela, seppur con non poche difficoltà, ce la può fare.
Ho avuto un percorso di vita intriso di malattie e difficoltà, tutte superate, che mi hanno stimolato ancor di più nel raggiungere i miei obiettivi e conseguire alti risultati e che soprattutto mi hanno permesso di costruirmi diverse visioni della vita che nei miei libri viene fuori inesorabilmente.
E' importante sperimentare la realtà prima di interpretarla e raccontarla
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento preciso, io aspetto l'ispirazione e ci lavoro appena ho tempo.
Spesso lo creo, mettendo da parte altro, per me scrivere è una passione e una necessità di tirare fuori le mie emozioni, frutto di esperienze trasversali e la mia soddisfazione è quella di raggiungere il cuore di più persone possibili.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Elena Ferrante è senza dubbio una delle autrici contemporanee più apprezzate, capace di esplorare la complessità delle relazioni umane e delle esperienze quotidiane con una prosa incisiva e profonda. La sua abilità nel raccontare la vita vera, con tutte le sue sfide e bellezze, la rende una voce unica nel panorama letterario attuale. Accanto a lei, ci sono molti altri scrittori che si dedicano a narrazioni intrise di mistero e suspense. Autori come Donato Carrisi e Andrea Camilleri, per esempio, hanno saputo catturare il lettore con trame avvincenti e colpi di scena che tengono alta l'attenzione. I romanzi gialli, infatti, offrono una combinazione perfetta di tensione e introspezione, permettendo di esplorare la psicologia dei personaggi mentre si cerca di risolvere enigmi intriganti. La letteratura contemporanea è ricca di voci che, come Ferrante, riescono a raccontare storie autentiche, intrecciando il mistero con una profonda comprensione della natura umana. Se ami i libri gialli, sicuramente troverai in questi autori una fonte inesauribile di emozioni e riflessioni.
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata dalla necessità di esplorare un modo sconosciuto dalla comunità scientifica italiana fino a quel momento. Adoro la ricerca empirica e le indagini sul campo; infatti, per scrivere questo libro ho impiegato parecchio tempo e ho visitato di persona i luoghi più significativi. Ho avuto l'opportunità di entrare in contatto con le università, parlando con i singoli studenti e facendo parte del loro mondo, seppur per un breve lasso di tempo. Questa immersione mi ha permesso di raccogliere testimonianze dirette e osservazioni che hanno arricchito la mia comprensione dell'argomento. Ogni incontro e ogni esperienza vissuta sul campo hanno contribuito a dare vita a una narrazione più autentica e profonda. Il mio intento è stato quello di catturare non solo dati e informazioni, ma anche le emozioni e le sfide quotidiane di chi vive e studia in quel contesto, rendendo così la mia ricerca non solo un'opera scientifica, ma anche un viaggio umano.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale nel quale ho vissuto ha influito notevolmente sulla mia formazione letteraria. Le dinamiche culturali, le sfide e le opportunità che ho incontrato nel mio ambiente hanno plasmato la mia visione del mondo e il modo in cui racconto le storie. Tuttavia, i miei libri spaziano molto anche perché ho vissuto tante esperienze diverse, ognuna delle quali ha arricchito il mio bagaglio narrativo. Ho sempre avuto una forte voglia di migliorarmi e di esplorare nuove prospettive. Questa curiosità mi ha spinto a viaggiare, a conoscere persone di diverse culture e a immergermi in realtà diverse dalla mia. Ogni esperienza ha contribuito a creare un mosaico di influenze che si riflettono nelle mie opere. Così, mentre il contesto sociale ha senza dubbio lasciato un'impronta profonda su di me, è la varietà delle mie esperienze personali che mi permette di scrivere con una voce autentica e versatile.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è senza dubbio un frutto della realtà, un modo per esplorare e raccontare le esperienze, le emozioni e le storie che ci circondano. Le mie opere nascono dall'osservazione del mondo e dalla riflessione su ciò che vivo e vedo. Tuttavia, non escludo la possibilità di scrivere anche per fuggire dalla realtà, e trovo che questa sia una dimensione bellissima della scrittura. La scrittura può diventare un rifugio, un luogo dove esplorare mondi alternativi, sogni e fantasie. In questo senso, è un atto di evasione che offre la possibilità di evadere dalle pressioni quotidiane e di immergersi in universi creativi. Così, mentre la realtà alimenta la mia scrittura, l'atto stesso di scrivere può anche essere un modo per liberarmi, per viaggiare oltre i confini della vita quotidiana e dare vita a storie che possono ispirare e sorprendere.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
In tutto ciò che scrivo c'è una parte di me. Ogni parola, ogni personaggio e ogni trama riflettono le mie esperienze, le mie emozioni e le mie riflessioni. La scrittura è un atto profondamente intimo, e il mio lavoro è intriso di ciò che sono e di ciò che ho vissuto. Il mio obiettivo è quello di trasmettere la mia essenza e la mia esperienza, poiché per me essere autentico è fondamentale. Anche quando tratto temi universali o personaggi al di fuori della mia esperienza diretta, c'è sempre un filo che mi collega a quel racconto. La mia voce, le mie paure, le mie speranze e le mie passioni si intrecciano con le parole che scelgo, rendendo ogni opera un riflesso autentico di chi sono. In questo senso, scrivere diventa non solo un'espressione creativa, ma anche un viaggio di scoperta personale.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì, ci sono stati alcuni elementi fondamentali per la stesura della mia opera. In particolare, il mio maestro e la mia esperienza di dottorato in sociologia della comunicazione hanno avuto un impatto determinante. La guida e il supporto del mio maestro mi hanno fornito gli strumenti necessari per affrontare un argomento così innovativo e complesso, in un campo in cui in Italia e all'estero non era stato scritto nulla. Inoltre, la mia famiglia ha giocato un ruolo cruciale. Essendo un argomento difficile e poco esplorato, il percorso non è stato sempre facile; spesso si è rivelato complesso e laborioso. Tuttavia, il sostegno e l'incoraggiamento che ho ricevuto dalla mia famiglia mi hanno dato la forza di perseverare e di credere nel valore della mia ricerca. Senza queste influenze e supporti essenziali, la mia opera non sarebbe stata la stessa.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il primo a leggere il mio romanzo è stato il mio maestro. Essendo una perfezionista e considerando che si tratta di un libro scientifico e tematico, avevo bisogno dell'opinione di un esperto. La sua esperienza e il suo giudizio critico sono stati fondamentali per affinare il contenuto e garantire che la mia ricerca fosse presentata in modo chiaro e rigoroso. Il suo feedback mi ha aiutato a migliorare e a dare una forma più solida al mio lavoro, rendendolo non solo più accattivante, ma anche più credibile nel contesto scientifico. La sua lettura è stata un passaggio cruciale nel mio processo di scrittura.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Penso che non ci sia futuro senza passato, quindi sono per l'ibridazione e la mescolanza tra tradizione e innovazione. Gli ebook rappresentano sicuramente un passo importante nella direzione del futuro della scrittura, offrendo accesso immediato e nuove possibilità di interazione con i lettori. Tuttavia, credo che i libri tradizionali mantengano un valore inestimabile, sia per l'esperienza fisica di leggere, sia per il legame emotivo che spesso si crea con un libro cartaceo. La scrittura del futuro, secondo me, sarà caratterizzata da questa fusione: i contenuti scritti in formato tradizionale affiancati da forme digitali che arricchiscono l'esperienza di lettura. Questo approccio ibrido potrà offrire opportunità uniche per raccontare storie e per coinvolgere i lettori in modi nuovi e stimolanti, senza dimenticare le radici e l'importanza della tradizione letteraria.
Ognuno sceglie il suo…la lettura è un viaggio che va assaporato portando con sé strumenti più idonei per la sua degustazione
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che la nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro sia uno strumento fondamentale che unisce la narrativa all'immaginario individuale. Gli audiolibri offrono un modo diverso di fruire delle storie, permettendo ai lettori di immergersi nella narrazione mentre svolgono altre attività, rendendoli accessibili a un pubblico più ampio. Questa forma di lettura è importante per interiorizzare il contenuto e mediare le emozioni che scaturiscono da esso con il proprio vissuto e il proprio sé personale. L'interpretazione dell'autore o del narratore aggiunge un ulteriore strato di significato, arricchendo l'esperienza e permettendo a ciascun ascoltatore di connettersi in modo unico con la storia. In questo modo, gli audiolibri non solo ampliano le possibilità di fruizione della narrativa, ma offrono anche un'opportunità per riflettere e rielaborare le emozioni legate ai temi trattati.
