Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere rappresenta per me, una modalità chiara e semplice di descrivere una realtà, un avvenimento, temi di attualità e, in concomitanza, esprimere emozioni di gioia e soddisfazione.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Vi è molto di reale; sono un docente di sostegno presso una scuola secondaria di secondo grado e dunque, scrivere un saggio sul tema della disabilità, rappresenta per me una possibilità di rendere accessibile al pubblico un tema che, altrimenti, potrebbe essere purtroppo ancora oggetto a scarto e pregiudizio.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera per me, ha come significato la presa di consapevolezza che, oggi, viviamo in un contesto dove vi è troppo pregiudizio e scarto verso le persone; il libro, ha dimostrato come non solo il disabile è oggetto a pregiudizio ma anche i poveri, gli ultimi, l'immigrato e si dimentica, in generale, l'importanza della dignità di ogni singola vita vissuta. Nella seconda parte del libro, mediante il confronto filosofico tra autori ma non solo, ho voluto portare alla luce del pubblico le potenzialità che sono insite nei soggetti con disabilità, affermando con chiarezza e determinazione che sono persone a tutti gli effetti e dunque, ho voluto in primis rendere omaggio ai loro talenti nascosti.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo del libro è stato scelto con volontà, forza e determinazione e con un argomento già chiaro da portare all'attenzione e curiosità dei lettori.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sinceramente vorrei con me testi psicologici, filosofici e pedagogici; sono per me un'ispirazione come quando il famoso filosofo Immanuel Kant scrisse "La critica della ragion pratica" e "la critica della ragion pura".
Ebook o cartaceo?
Entrambi sono utili e importanti per la lettura del pubblico; dipende ovviamente dalle preferenze individuali.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
A partire dall'adolescenza ho sempre avuto passione nello scrivere. Per Alberto Sola scrivere è come una medicina; emerge spiritualmente e migliora su tutti i settori a partire dalla propria interiorità morale.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come già ribadito, lavorando come docente di sostegno nelle scuole secondarie di secondo grado, vivo in prima persona ciò che realmente insegna il sostegno didattico a partire proprio dal rapporto diretto che si ha con ciascun studente. Ed è proprio lì che impari ad apprezzare il valore della diversità individuale.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una bella soddisfazione; mi posso definire una sorta di artista come quando un sarto vede ultimato un vestito su misura creato con le proprie mani.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Per il momento l'ho letto solo io ed alcuni amici interessati al tema trattato.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È importante questa "nuova frontiera" così come la chiamate voi. Serve anche a coloro che potrebbero avere difficoltà nella lettura classica. Ovviamente l'audiolibro rappresenta una strategia comunicativa che si può leggere sicuramente in chiave inclusiva.
