Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere permette di ricordare a me stesso esperienze di vita vissuta concretamente in situazioni e luoghi diversi unendo al piacere della descrizione quello della condivisione con il lettore:
così ho ambientato i miei quattro romanzi gialli in luoghi da me ben conosciuti e che fanno parte del mio background culturale cercando di conferire un'autenticità' coinvolgente.
Venezia, Liverpool, Tenerife, Stoccolma, Vienna... fanno parte della mia vita, lì ho ambientato le indagini della strana coppia Massari e Pantano uniti dal desiderio di svelare i segreti nascosti che si trovano quasi per caso a dover affrontare.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ho lavorato fin dal 1976 nel mondo dell' Information Technology e poi delle TLC, seguendone l'evolversi e la declinazione in app sempre più avanzate mai trascurando o sottovalutando il fattore umano, l'intuizione, l'applicazione di un rigoroso metodo induttivo deduttivo in qualsiasi nuovo approccio dove altri hanno lasciato qualcosa di irrisolto.
Alberto ed il giovane Edoardo sanno che spesso è nei più minimi particolari che si nasconde la soluzione di un caso, il loro modus operandi è dettato non da facili entusiasmi ma da un low profile investigativo che non prevede soluzioni immediate ma dati di fatto.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Questo romanzo mi ha riportato con piacere a Vienna seguendo una traccia storica dovuta alle mie frequenti visite alla Gipsoteca di Possagno, una traccia che partendo da elementi ancora poco chiariti sulla vita degli Asburgo si insinua sempre di più nel tessuto storico e politico attuale dell'Austria dove la presenza di sette e Confraternite delinea polarizzazioni sempre più estreme che poco hanno a che fare con la governance attenta dell'Impero Austroungarico.
Il centro di Vienna, le rive del Donau Canal, Grinzing sono una splendida occasione per Alberto per sentirsi un po' "a casa" e trasferire la sua conoscenza particolare della città e dei suoi dintorni ad Edoardo ed alla new entry Flora che in questo episodio si unisce definitivamente alla "squadra" investigativa
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stata una scelta estremamente semplice e spontanea dato che, a mio avviso, è ampiamente giustificata dalla trama del romanzo
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Rileggerei per la terza volta con piacere l'Idiota di Dostoevskij, Schnitzler e Musil di cui ho letto quasi integralmente la produzione trovando nuovi spunti per ripromettermi ulteriori approfondimenti.
Ebook o cartaceo?
Sia cartaceo che ebook, è il contenuto che conta non il format
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Pur essendo laureato in Geofisica ho avuto un imprinting iniziale fortemente letterario, ho frequentato il Liceo Classico, ho sempre molto amato la letteratura italiana e straniera continuando ad amarla e ad approfondirne la conoscenza
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
È ben descritto all'inizio del romanzo: non ne possono più delle mie visite gli operatori ed i Curatori della casa di Canova e della Gipsoteca, la mia partner se ne accorge, cerco di spiegarle cosa mi attrae lì, la mia passione per Canova ed alla fine le prometto che il giorno dopo partiremo per Vienna.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Questo romanzo è un episodio di una serie che ha soprattutto, a mio avviso, una grande continuità strutturale data dai protagonisti che alla fine di ogni romanzo reintegrano le energie spese ritornando alla "base" da cui sono partiti, le rive del fiume Sile, la laguna di Venezia.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La mia partner e coprotagonista Flora.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non l'ho ancora presa in considerazione