Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

27 Set
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Giovanni Nitti -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Lo scrivere, per me, ha tre significati.
Il primo è riferito a me stesso, come riordino della mia interiorità, attraverso un’opera di introspezione e di organizzazione, ricostruendo nessi logici ed emotivi,
per una comprensione integrata dell’insieme dei miei pensieri, delle mie conoscenze, delle mie esperienze e delle mie emozioni. In questo modo, riesco a guardare e comprendere me stesso in modo più profondo.
Il secondo significato è riferito agli altri, in termini di comunicazione. Come ogni comunicazione, però, per essere reale, non può essere una comunicazione a senso unico. La scrittura, quindi, per essere vera comunicazione, ha bisogno di essere necessariamente preceduta dall’ascolto: ascolto degli altri, critica della storia, lettura di testi e altre forme. È da questo ascolto che nasce la necessità di inserirsi nella comunità argomentativa, comunicando la risonanza della realtà vissuta, vista e ascoltata nella propria persona. A questo punto l’emozione è la sensazione di esserci, di essere presente nella comunità più vasta degli uomini che vivono le tue stesse esperienze, le comprendono e le comunicano.
Scrivere un libro, infine, è anche una risposta al desiderio di trasmettersi, di trasmettere la propria identità come pensiero ed emozione. Il libro resta oltre sé stessi e, forse, capiterà nelle mani di qualcuno, quando non ci sarai più, e quel qualcuno, leggendo, potrà far rivivere in sé ciò che hai donato.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Trattandosi un libro di versi, esso necessariamente trasmette l’eco interiore provocato dalla vita reale. Inoltre, nel caso del mio libro, esso contiene versi raccolti in un arco temporale di 37 anni della mia esistenza, esponendo, a chi sa ascoltare, la maturazione interiore che la vita reale, nel suo scorrere, ha operato nella mia persona.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Come è possibile leggere nella introduzione al libro, ho deciso di aprire uno scrigno tenuto gelosamente segreto per lunghi anni. Le ragioni che mi ha spinto a farlo, sono essenzialmente due.
La prima ha una dimensione affettiva ed è quella dare attuazione e continuità a quanto mio nonno paterno mi ha trasmesso. Mio nonno, infatti, ci ha lasciato numerosi quaderni di poesie, molte delle quali sono state pubblicate postume, dalla vostra Casa editrice, col titolo “Le poesie di nonno Angelo” (2020). Trascorrevo molte ore con mio nonno nell’infanzia e mi leggeva spesso le sue poesie, facendo anche a gara nella ricerca di rime. È motivo di orgoglio, oggi, dare frutto a quanto ricevuto.
Una seconda ragione riguarda la mia coscienza di sacerdote. Infatti, spesso la gente ci considera prevalentemente nella nostra veste sacrale e dimentica la nostra umanità, costringendoci quasi a tenerla nascosta. Con la pubblicazione di questi versi, ho voluto dare libero sfogo alla mia dimensione più umana, altrettanto preziosa e sacra.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
In realtà la scelta del titolo è stata unica, occasionale e, direi, istintiva. Mentre redigevo i testi, giunto ai versi in cui ripercorro il mio passato e, quindi, gli anni nella mia famiglia, mi è venuta in mente l’immagine di mio padre che spesso canticchiava canzoni del suo tempo. Così ho iniziato anch’io a canticchiare la canzone napoletana, che dice: “Teniamoci così, anima e cuore”. Immediatamente mi è apparso che “Anima e cuore” esprimesse in pieno il senso del libro, che attraverso quei versi rivelava sia la mia anima, cioè la mia dimensione spirituale e di fede, che il mio cuore, la mia dimensione umana più profonda.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Dato per scontato che non rinuncerei mai alla Bibbia, porterei volentieri anche dei romanzi di Dostoevskij, o “I Pensieri” di Pascal, o ancora delle opere di teologia di Von Balthasar, e altro. Penso che tutte le opere citate esprimano una realtà di anima e di cuore, di spiritualità, di profonda cultura e di interiorità umana.
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo. Senza dubbio.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non ho mai deciso di diventare scrittore per carriera. Vado verso il sesto decennio della mia vita e questo è solo il mio secondo libro. Il primo, “La Parola antivirale”, fece seguito alla terribile esperienza del Covid, quando, nel 2020, fui intubato e addormentato in rianimazione. Il percorso terapeutico, per riprendermi dalle sofferenze di quella terribile esperienza, doveva concludersi con un frutto concreto: nessun dolore dovrebbe essere mai fine a sé stesso, ma produrre frutti positivi. Quel libro fu un frutto concreto che volli dare a quelle sofferenze, perché non rimanessero inutili. La ragione, invece, per cui ho scritto questo libro l’ho esposta già nella risposta alla domanda iniziale. In nessuno dei due casi, ho agito per intraprendere una carriera da scrittore.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Il genere di questo libro non è quello del romanzo e non c’è nessun aneddoto legato alla idea della sua pubblicazione. C’è piuttosto, probabilmente, la maturazione di una nuova esigenza, legata particolarmente alla mia attività dell’ultima fase della mia vita da sacerdote. Dopo aver terminato, nell’agosto 2023, la mia attività missionaria, sono tornato in Italia, dove da più di un anno svolgo la funzione di cappellano delle strutture sanitarie della cittadina in cui vivo. Il rapporto con coloro che soffrono mi ha insegnato che, con loro, non si parla per concetti, ma si comunica specialmente con la compassione, che può essere frutto solo di una sincera e profonda umanità. Forse, sulla scia di questo percorso personale, ho deciso di rivelarmi, tramite i versi della mia vita.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È veramente una sensazione edificante e profonda. È un dare corpo al groviglio interiore e riconoscere quell’opera come uno scrigno che racchiude parte di te.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
È stato un sacerdote più anziano, che ha seguito i miei passi sin dall’inizio del mio cammino vocazionale, quando era ancora diciasettenne. Una persona che mi conosce abbastanza bene e ha conosciuto bene anche le esperienze che hanno caratterizzato il mio percorso. Da lui ho ricevuto un incoraggiamento a compiere questo passo.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Se lo intendiamo come strumento necessario a comunicare con i non vedenti, non posso che considerarlo positivamente. Fuori da questo caso, ritengo che non faccia bene al valore vero del libro. Il libro dà corpo e custodisce la bellezza comunicata; l’ebook e l’audiolibro rendono i contenuti evanescenti, secondo quanto dicevano i latini: Verba volant, scripta manent.

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 


Lasciaun commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2023 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)