Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ho lavorato fin da giovane nel teatro, nel cinema e nella televisione. Più in teatro a dire la verità ed ho conosciuto veramente tante persone e tanti personaggi;
è per questo motivo che quando parlo con qualcuno delle mie esperienze di vita il mio interlocutore mi chiede sempre: " ma quanti anni hai tu? 100?" ... ed io rispondo sorridendo: "no, ne ho la metà, ma conto di fare ancora molto di più nei prossimi anni a venire" lo scrittore ho deciso di farlo quasi subito, nel momento in cui mi sono reso conto che dovevo mettere nero su bianco le cose che avevo visto e anche è soprattutto quelle che avevo immaginato.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Purtroppo, conoscendo i tempi necessari per scrivere, so che ultimamente il tempo che dedico al lavoro della scrittura è sempre più breve, vorrei trascorrere giornate intere davanti "la macchina da scrivere" ma non si può per mille motivi. Quindi diciamo poche ore al giorno... ma ogni giorno.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Ultimamente piace molto Lilin ma continuo a leggere e rileggere volentieri Lukjanenko aspettando sempre qualche nuovo racconto in uscita.
Perché è nata la sua opera?
La collana delle Leggende del Borgo Antico è nata casualmente dopo la visita nel lontano 2003 ad un borgo medievale vicino Viterbo che si chiama Calcata. Da lì in poi i racconti si sono moltiplicati quasi senza freni e senza sosta
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Poco il contesto sociale, abbastanza la formazione letteraria...ma ad influire maggiormente sulla mia formazione sono stati i viaggi, le persone che ho incontrato ed i luoghi che ho visitato.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
La realtà è sempre poco interessante, la finzione invece è molto più interessante e ci aiuta a sopportare meglio la realtà.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Potrei dire nulla, ma so che mentirei
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si, mio figlio, dopo la sua nascita qualche anno fa, sono ovviamente cambiato e il cambiamento naturale che ho avuto è stato profondo; un cambiamento fisico ma soprattutto emotivo.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie. Lei voleva leggerlo con calma e io avevo fretta di sapere se le piacesse o meno. Le è piaciuto...ma ha detto che lo rileggera' con calma per godersela di più senza me che le sto col fiato sul collo e con la mia faccia che lascia spazio solo agli spoiler fatti male.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non direi, così su due piedi mi verrebbe da rispondere che il futuro della scrittura è la pietra piuttosto che il digitale. Ma ci sarebbero dei problemi di peso per questo tipo di supporto.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È una bella frontiera, la considero un ritorno perché a me fin da piccolo piacevano le storie "raccontate" da una bella voce.