Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È il mio pane quotidiano, essendo cresciuta con una madre e bisnonna scrittrice. L' emozione che provo? Ce l’ha presente quando il Sole ci sveglia all' alba e riempie il nostro cuore di felicità?
Il piacere di veder nascere un nuovo giorno? È quello che provo, se poi riesco a percepire il canto degli uccellini che si nascondono negli alberi, come si vergognassero di disturbare il suono di Madre Natura? Allora mi sento felice e scrivo.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Diciamo il 75%. Certe volte di meno. Ma nel caso di Elvira Madigan possiamo dire il 75%
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È stato uno sfogo dei miei sentimenti. Dovevo farlo anche per rendere omaggio a un grande uomo che mi aveva amato tanto, ma aveva le mani legate.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
No, è una cosa voluta...
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Eugene Sue o Antoine de Saint-Exupery. Due grandi scrittori, rivelatori di Verità nascoste...
Ma se la domanda fosse rivolta a questo secolo ho una grande ammirazione per la scrittrice Ferrante, la migliore e la più onestà.
Ebook o cartaceo?
Certo cartaceo! I veri lettori amano sfiorare le pagine sui quali possono riflettere... Il vero conoscitore cerca di capire quello che "esiste" fra le righe.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Scrivo da quando sono piccola, avrò avuto dodici anni quando ho scritto le mie prime poesie. Fu anche punita a scuola, credevano che mia madre avesse scritto il mio tema.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Forse un vago ricordo del mio professore di musica Igor Markevitch e una cena romantica con un grande uomo che aveva veramente il fascino di Ludwig.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
A dire la verità non è il mio primo libro. Ma vedere la copertina realizzata da un ragazzo di nome Michele di cui non conosco il volto, ma solo la voce e la consapevolezza che lui in un lampo, come fosse una scintilla inviata dal cielo, abbia percepito cosa vivesse nel mio cuore. Quello sì che era grande, anzi GRANDIOSO! Ancora oggi guardo la copertina... invita a leggere. Io conosco il contenuto, ma se uno guarda con attenzione l’immagine di quello che lui ha creato. Quello è magia!
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio compagno appena scritto.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non mi piace. Ma è utile per le persone non- vedenti, ma dipende sempre di chi sia il lettore. L' intonazione della voce è molto importante. Bisogna saper leggere con il cuore, non solo usando la voce.
Di sicuro Elvira Madigan non deve essere " interpretata" da una lettrice audio donna! È come la musica di Elvira Madigan. Ho scritto il mio libro ascoltando la musica classica. Lo faccio sempre... aiuta a riflettere e a ripensare che anche le nostre parole la nostra voce... tutto è una melodia. Solo una imitazione degli antichi suoni primordiali che erano presenti in Madre Natura e che purtroppo si stanno perdendo. Madre Natura sta morendo per la troppa tecnologia, l’indifferenza dell’uomo che sembra voler competere nella sua velocità con un treno ad alta velocità, perdendo le meraviglie del mondo. Madre Natura sta perdendo la Sua Voce, e se non facciamo attenzione potrebbe morire anche prima del previsto.