Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è come entrare in un'altra dimensione, in cui i problemi scompaiono e tutto è più bello.
Quando scrivo mi sento più leggera, ma soprattutto mi sento liberà.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Per scrivere questo libro c'ho messo tutta me stessa, sono presenti molte parti di me e della mia vita, ed è sempre presente un pezzo della mia personalità.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me scrivere quest'opera ha significato raggiungere un vero e proprio traguardo, ho realizzato un sogno, è stato incredibile.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
Diciamo che all'inizio ero un po’ combattuta, ma poi man mano che scrivevo il libro è nato anche il titolo.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Per me è molto importante che nel libro ci sia anche una parte in cui si possa scrivere, proprio per riuscire a comprenderlo meglio e viverlo pienamente. Quindi in un'ipotetica isola deserta più che un libro mi porterei un quaderno, oppure un diario in cui si possa scrivere, ma anche leggere, proprio come quello che ho pubblicato. Non penso che porterei uno scrittore in particolare.
Ebook o cartaceo?
Non mi piace molto l'ebook, preferisco i libri cartacei, è totalmente un'altra sensazione.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Fin da piccola ho sempre amato scrivere, è una passione che è cresciuta insieme a me, prima di questo libro ho pubblicato varie poesie sul giornale, è un mondo che mi ha sempre affascinata. Invece per quanto riguarda questo libro è stata una sfida con me stessa e una scommessa con mia mamma.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho iniziato a scrivere questo libro per gioco, non avrei mai pensato di pubblicarlo, ma una sera stavo andando in palestra con mia mamma e diluviava, le ho chiesto se secondo lei sarei mai riuscita a pubblicare questo libro, lei mi rispose di sì e allora, molto tempo dopo, decisi di pubblicarlo. C'è un momento che ricordo con piacere, ovvero la prima chiamata ricevuta dalla casa editrice, mi tremavano le gambe e piangevo dall'emozione, è stato stupendo.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Vedere il proprio sogno prendere forma è una cosa bellissima, un'emozione unica, sono molto contenta di aver pubblicato questo libro e spero di riuscire a strappare un sorriso a qualcuno.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro è stata mia mamma, è l’unica che mi ha sempre sostenuto, ma anche mio fratello mi ha aiutato incoraggiandomi.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che l'audiolibro sia molto utile per tante persone, credo che sia fantastico, mi piace molto, al contrario dell'ebook.