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BookSprint Edizioni Blog

14 Apr
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Intervista all'autore - Giuseppe Fidelio -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Intanto mi presento: mi chiamo Giuseppe Fidelio, ho 47 anni, nato e cresciuto in una famiglia umile, dove i miei genitori mi hanno sempre inculcato i valori morali, etici e sociali.
Che dire! Iniziamo da dove vengo. Sono un ragazzo siciliano, marito e padre di due splendide ragazze di 16 e 18 anni, un figlio, un fratello, uno sportivo, laureato in scienze motorie, appunto, per dare maggiore evidenza allo sportivo che sono, di cui la mia vita è stata nutrita a 360° di infiniti stimoli. Da ben 22 anni ho lavorato come impiegato in una Az. Agr. della mia città, in cui mi sono forgiato professionalmente e culturalmente. Da qualche anno, però, mi sono trasferito al Nord insieme alla mia famiglia per motivi di lavoro, o meglio mi piace specificare, per dare una svolta alla mia vita. In effetti così è stato. Come e perché ho deciso di scrivere questo libro? La passione della scrittura l’ho sempre avuta, e l’idea di scrivere un libro l’ho tenuta sempre nascosta dentro di me. Solo negli ultimi anni questo desiderio inizia a prendere forma e allora spinto dalla mia famiglia, decido di scrivere questo libro, con quella consapevolezza maturata nel corso degli anni, derivata sia dal percorso di studi, sia dal mio lavoro pregresso e professionale e sportivo, i quali mi hanno portato a contatto con molte persone di vario genere. Lontano dalla mia terra, ho riscoperto il mio nuovo me, il mio nuovo io. Per questo ho deciso di scrivere questo testo, dalle tante esperienze vissute che mi hanno dato la forza di rialzarmi dopo ogni caduta, acquisendo quella certezza di essere più forte e che grazie allo sport sono diventato la persona che oggi sono, mettendo per iscritto parte del mio essere. Proprio perché lo sport offre la possibilità di dare una svolta alla propria vita, potenziando la fiducia in sé stessi e migliorando sicuramente la salute mentale e fisica. È in questo momento storico della mia vita, che trovo spazio, forza, voglia e passione nel riscoprire me stesso, il mettersi ancora una volta alla prova e sfidare sé stessi. E l’idea appunto di scrivere il mio libro, nasce in un momento difficile, complicato, triste della mia vita. Forse per cercare di evadere dalla realtà, forse per raccontare parte del mio vissuto. Ma poi col passare del tempo, ho capito che era come immergersi in un mondo tutto mio dove trova spazio la mia realtà e da allora ho continuato, ed eccomi qui, con il mio primo libro già pubblicato. E aggiungo pure, che siamo già al lavoro, io e il mio staff, per il secondo libro, un secondo volume, un testo molto avvincente e coinvolgente. Certo ci vorrà tempo, ma la forza, la tenacia e la passione mi aiuterà a portare al termine anche questo obiettivo.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Questa è una di quelle domande che ultimamente mi si chiede spesso. E lo capisco pure. E sa perché? Perché per chi mi conosce bene sa che vivo la mia giornata appieno, tra lavoro, famiglia, tanto sport, le mie passioni, studio e formazione. Ebbene sì, strano ma vero. Trovo spazio, anzi lo cerco la notte. Proprio così! A dire il vero spesso alle prime ore che precedono ogni nuova alba. È qui che riesco a pianificare la mia giornata, e soprattutto a dedicarmi alla scrittura. In quel silenzio della notte in cui tutto tace, con accanto il mio lumino di quella luce calda che si riflette nel mio foglio inizialmente bianco, dall’altra parte la solita tisana calda che mi riscalda il cuore. Scrivere in queste ore mi fa vivere in un’altra dimensione e mi da tanta pace e serenità, dove la mente è libera di tornare nel passato, riavvolgere il nastro della mia vita, e far sì che quel foglio inizialmente bianco, diventasse pieno. Poi però questa magia all’improvviso finisce, sì perché iniziano a spuntare i primi raggi di sole, la luce del mattino e la sveglia che suona. È il momento in cui si risveglia la mia casa, la mia famiglia. E allora spengo il mio lumino, si fa colazione tutti insieme e si riparte per un nuovo giorno, quello che ci travolge per tutti gli impegni che ciascuno di noi ha da portare a termine. Consapevole però che ritornerà ancora quella magia della notte.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho un autore preferito, scelgo ciò che mi avvicina alla lettura, ciò che mi fa entrare in empatia con l’autore, tutto ciò che vibra con me e con la mia visione. Posso elencare ad esempio, il libro dal titolo “Liberi come il vento” di Rita Nardi, dove parla del cambiamento del suo protagonista, dove l’incertezza, la paura, le difficoltà, ostacolano la sua libertà. Ma che poi attraverso una serie di avvenimenti, trova la forza per spiccare il volo. Un altro libro che mi piace è “Sei come pensi” scritto da James Allen. Anche qui mi ci rivedo molto, un testo che ti dà quelle motivazioni, quelle informazioni a darti più autostima, coraggio, carattere e come un uomo pensa nel suo cuore. Un uomo è ciò che pensa perché il suo carattere non è altro che la somma di tutti i suoi pensieri. Ancora potrei citare il libro di Raphaelle Giordano dal titolo “La felicità arriva quando scegli di cambiare vita”. Anche qui forti emozioni suscita l’autore, in cui ci dà quei consigli ad amare la vita, in cui basta un piccolo gesto, ogni giorno per ritrovare il piacere e la bellezza della vita, dove prendersi cura di sé stessi, ci arreca quella sensazione di benessere a raggiungere la felicità ascoltando sempre i nostri desideri più profondi. Ne potrei citare altri, ma tutti testi in cui trovo le mie motivazioni e dove l’autostima nasce dal coraggio. E se non credi in te stesso, non potrai mai essere il protagonista della tua vita.
 
Perché è nata la sua opera?
Diciamo che è nata quasi per caso, frutto di tanto lavoro, di esperienze, di riflessioni, dalle varie domande e consigli che mi si chiede spesso. Non solo, ma nasce anche dall’esigenza di trasmettere quella sensazione di benessere, quelle emozioni che provo giornalmente nel praticare sport, ciò che ho imparato e sperimentato su di me avendo conferma su ciò che da sempre ho creduto avesse senso. Le risposte sono arrivate e per questo ho scelto di condividere le mie esperienze e di trasmetterle. Magari, come scrivo nel libro, un po’ del mio vissuto personale, che possa essere di aiuto ai lettori, a dare una svolta alla propria vita, a sentirsi compresi e ad essere intrigati dall’idea di esplorare il potenziale trasformismo dello sport nella propria vita, soprattutto se si sottovaluta il suo impatto. Potrebbe sentirsi ispirato dalla mia testimonianza personale e interessato a conoscere i benefici specifici dello sport sul benessere mentale e fisico, e sicuramente troverà il testo motivante e informativo, in modo da trovarlo come un potente alleato nella vita, sia nell’aiutare a trovare una forma fisica ideale e di conseguenza, a migliorare la salute e sia per un equilibrio mentale. A mio parere, attraverso questa pratica, si può arrivare a raggiungere un equilibrio nel benessere fra mente e corpo.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ha influito tanto, in effetti non è altro ciò che scrivo. Infatti la gestazione del mio libro, nasce soprattutto nel contesto straordinario sia sociale che familiare in cui ho vissuto e vivo da sempre. È la mia formazione culturale, l’amore e la passione per tutto ciò che faccio. Difatti ognuno di noi riflette il proprio percorso, il proprio contesto sociale, in cui la crescita, l’esperienza e i sacrifici, ci portano a migliorarci con una dosata maturazione dove non mancano gli stimoli che insieme al mio entusiasmo mi hanno dato la forza per portare avanti i miei sogni. E per tutto questo sono grato ai miei genitori per tutto quello che mi hanno insegnato.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Ma a dire la verità per me scrivere è un modo di evasione, un modo per raccontarmi e raccontare. Si è liberi di riflettere i propri pensieri su un foglio di carta, sentirsi liberi di esprimere i propri sentimenti e le proprie emozioni. Non mi nascondo però, che è anche un modo, allo stesso tempo, di raccontare la realtà proprio così com’è, nuda e cruda, un tentativo di raccontarla nella sua interezza e naturalezza, attraverso i miei occhi e il mio cuore. E non è altro che incidere le proprie sensazioni, dove utilizzo la scrittura per tracciare il mio percorso, per migliorare me stesso e senza alcuna pretesa di dover insegnare alcunché, anzi probabilmente dipingere la vita di varie sfumature, di speranza, di crescita e di evoluzione a chi sceglie di leggermi. In fin dei conti, mi accorgo che quando scrivo, io stesso sono dentro la storia che sto scrivendo.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nel mio libro c’è il mio modo, il mio mondo, l’essenza della mia anima. Il senso di come vedere la vita sempre con ottimismo, sempre con positivismo, dove c’è sempre il mio entusiasmo nel volerla celebrare ogni giorno come un dono, e allo stesso tempo, la volontà di trasmettere un messaggio di autostima ai lettori, che sia come auspicio a vivere bene in funzione del presente. Sono convinto, e ultimamente ne ho certezza, che tutti coloro che sono pronti ad investire il proprio tempo nel processo di crescita personale, possono accedere ai poteri illimitati che la nostra mente può fornire. Tuttavia saremo in grado di gestire il nostro tempo così come avremmo voluto da sempre, identificando periodi nella nostra vita di successo così come sconfitte. Purtroppo il passar del tempo è così veloce che abbiamo quasi paura ad affrontarlo, e anziché aiutare a rafforzare la nostra vita, tende sempre, o quasi, a indebolirci, ma se siamo capaci di essere noi i protagonisti della nostra vita, probabilmente saremo in grado di gestire il tempo piuttosto che evitarlo e combatterlo. Bisogna che ci convinciamo, a mio parere, che il primo obiettivo è quello di intraprendere una scelta saggia, poi lasciare che il tempo si occupi del resto. Scrivere questo libro, mi è servito a darmi autostima, a guardarmi dentro, come quasi a darmi un metodo per migliorare a raggiungere il proprio benessere fisico e psichico. E non importa l’età o le circostanze in cui ci troviamo, ma è sempre possibile dare il meglio per ottenere il proprio successo e la felicità, cercando sempre di non perdere la speranza e la motivazione. Mi piace incoraggiare il lettore a sfidare le loro incertezze e convincersi che il cambiamento è una possibilità di crescita e realizzazione personale. Non è mai troppo tardi per fare del nostro meglio, l’importante è superare quelle limitazioni autoimposte e a seguire con determinazione i propri sogni e i propri obiettivi.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
In effetti debbo dire che più di qualcuno si è rivelato fondamentale e involontariamente mi ha dato quei stimoli e quella gioia di scrivere. Non mi piace identificare quanto scritto come “opera”, ma semplicemente un racconto delle mie esperienze vissute, delle informazioni su ciò che mi rende quello che sono e grazie allo sport, ho sempre saputo dare un valore a me stesso. Ecco da dove nasce il titolo. Sono grato alla vita per tutto ciò che mi ha donato. Debbo ringraziare degli amici che mi hanno spronato a scrivere questo libro, alla gratitudine della vita che negli ultimi anni mi ha permesso di migliorarmi e realizzare i sogni da troppo tempo chiusi in quel cassetto. Proprio in questi anni ho capito quanto sia importante avere degli amici. Uno in particolare che quasi a volte come un fratello, quello che in questi ultimi anni difficili, complicati, in cui decido di dare una svolta alla mia vita insieme alla mia famiglia, grazie a lui, al suo supporto, ci apre le porte di casa, prendendosi cura della mia famiglia, fare quasi da padre alle mie figlie, e allora capisci quanto è bella la vita, vale appunto, godersela appieno. Non potrò mai dimenticare tutto il bene ricevuto. Tutto ciò arricchisce il mio libro di episodi vissuti, ostacoli superati e grazie a persone care tutto diventa facile.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Beh, qui non mi è difficile rispondere, ma visto che due figlie divoratrici di libri, chi meglio di loro, chi meglio di questi lettori. Sono loro, insieme a mia moglie, che hanno visto crescere pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo il mio libro, che spero riesca a dare la giusta forza a darsi valore a chi magari si possa trovare in momenti di disagio.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Ma sicuramente la tecnologia sta portando ottimi risultati anche nell’editoria, e secondo me, l’e-book si sta rivelando un nuovo modo, un nuovo approccio alla lettura. Certo un risparmio di spazio materiale dei libri e una maggiore archiviazione di testi attraverso i dispositivi elettronici. Tra l’altro con semplicità di ricerca di qualsiasi testo. Personalmente debbo dire però, che preferisco avere tra le mani proprio un libro. A me piace quella sensazione di sfogliare le pagine, sentire l’odore della carta, sottolineare con la mia matita le parti più belle e quindi dico sì all’e-book, ma altrettanto sì al cartaceo.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Senza dubbio e rispetto all’e-book, non sono favorevole, per quanto mi riguarda, perché l’ascolto di un libro non mi permette di concentrarmi sull’ ascolto, mi porta sempre a distrarmi, deviandomi da quello che è il senso della lettura. A mio parere, avere tra le mani un libro, si ha la possibilità di memorizzare meglio un concetto, rileggendolo, aggiungendo delle note, è insomma una visione più reale. Cosa che non trovo nell'audiolibro. Vero però è, che può essere, anzi sicuramente lo è, utile per i non vedenti, o magari chi ha problemi con la vista, un modo alternativo, insomma, ad avvicinare il lettore alla lettura, e in questo caso, all’ascolto. Dove a mio parere la voce del narrante dovrebbe essere solo ed esclusivamente dell’autore, solo lui sa le emozioni che vuole trasmettere nella sua opera.

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