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BookSprint Edizioni Blog

30 Gen
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Intervista all'autore - Roberto Sandali -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Rovigo. Nel 51' a sei mesi di vita la mia famiglia è emigrata a causa della famosa alluvione del polesine, a Bolzano poi in un paese in provincia di Milano, dove vivo tuttora.
Mi sono laureato in Medicina e Chirurgia poi ho svolto la professione di MMG. Attualmente pensionato. In gioventù sono stato uno dei fondatori della compagnia teatrale amatoriale: Teatro di Marzo. In quel periodo ho riscritto adeguandoli alle nostre esigenze alcuni testi teatrali prevalentemente comici. Negli ultimi due anni per divertimento personale ho scritto tre testi. Uno: Robsan l'anello a cinque punte cortesemente pubblicato da Book Sprint. Un secondo testo: Il quadro segreto, è in lavorazione e quando sarò soddisfatto vedrò se sarà pubblicabile. Il terzo Drak si sposa va un po' a rilento perché quando rileggo le parti scritte muoio dal ridere.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Alla sera un’oretta circa, dopo aver portato per il consueto giretto la mia cagnolina Margot mi rintano nella mia stanza davanti al computer. Delle volte scrivo altre volte rileggo il lavoro svolto. Altre volte rimando al giorno dopo.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Leggo prevalentemente libri scientifici di tutti i tipi: matematica, fisica, elettronica e naturalmente di medicina. Onestamente non bado mai all'autore, apro il libro se mi piace il modo di scrivere lo compro. Con Isaac Asimov è successo così. Ho letto per sbaglio la traduzione italiana di una pagina mi ha colpito il suo modo di scrivere così sono stato costretto a leggere tutta la trilogia sulla fondazione.
 
Perché è nata la sua opera?
Ho scritto dell'ispettore Robsan e dell'enigma dell'anello misterioso per caso. Stavo leggendo un libro di Agatha Christie in inglese (preintermedio). Non so parlare in Inglese cioè non lo capisco ma nella lettura me la cavo. La frase " but
it was not in the morning newspaper" con la quale evidenziava che non si trovava il corpo dell'assassinata, ha dato il la al mio libro.
Ma principalmente scrivo perché poi mi diverto a rileggere quanto scritto.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Credo che il vissuto di ogni persona sia difficile dimenticarlo. Così anche nello scrivere alcune situazioni sono realmente vissute, non romanzate come scritto nel libro ma sicuramente accadute.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Difficile per me raccontare la realtà, una piccola evasione racconta sicuramente la realtà che avrei voluto.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nella trama sicuramente nulla di me. Ma nei personaggi, nelle situazioni o nei luoghi c'è molto del mio vissuto.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Ho preferito non parlarne con nessuno. L'ho scritto principalmente per mio puro divertimento. Solo alla fine ho capito che era una storia tutto sommato avvincente. Così alcune persone a me vicine mi hanno indotto a provare la pubblicazione del libro.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie. Molto più brava di me nella lingua italiana scritta così il suo impegno mi ha aiutato.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non lo so, è una cosa che non mi sono mai chiesto. Per i giovani credo di sì. Io preferisco tenere il libro in mano. Ha anche un suo profumo.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sicuramente è interessante ma i personaggi interpretati dal book lettore hanno dei colori diversi rispetto alla personale lettura. Prendiamo i fumetti sicuramente la mia comprensione del personaggio paperino è diversa rispetto quella di un altro lettore. Mi sono accorto di questo quando ero andato in vacanza a Sharm el-Sheikh dove una persona del posto interpretava la voce di paperino diversamente da come io l'avevo immaginata.
Comunque non ho pregiudizi, queste sono cose personali.

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