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BookSprint Edizioni Blog

26 Gen
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Intervista all'autore - Mariano Mansueto -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Reggio Calabria e ho vissuto una vita con un'infanzia invidiabile su tutti i punti di vista.
Mio padre da quando aveva 14 anni ha iniziato a lavorare e a 18 anni si era trasferito nella città di Pavia ingaggiato come ala destra nella squadra di calcio che in quell'epoca militava in serie D. Dopo un anno chiamato in ferrovia lascia la città, il calcio non era come quello di oggi, a 20 anni torna a Reggio e trova l'amore conoscendo mia madre di soli 15 anni dove faranno a breve la cosiddetta fuitina. Appena 9 mesi dopo nasco io. Mio padre sentendosi più responsabile per l'arrivo del secondo figlio, iniziò a cercare lavoro più producente, la ferrovia come fuochista non era il top e così trovò un lavoro da una grossa azienda di esportazione di banane, datteri, ananas, cocco, tutto esotico, e il lavoro fruttava molto di dei precedenti. Passano gli anni e nel 1968 ci trasferiamo a Brescia nella grande OM che sarebbe oggi IVECO, dove rimaniamo 3 anni. Si rifà ritorno a Reggio dove apre un'attività commerciale e
la famiglia da 4 figli diventa di 5 figli:4 maschi e una femminuccia. La bellissima azienda creata da papà dove tutti i figli lavoravamo escluso la sorellina. Ma la nostra attività è durata fino agli anni 2000 che per la crisi della nascita dei supermercati e la sfortuna voluta da una malattia improvvisa, deve per forza maggiore abbandonare e ritrovarsi in coma per 2 mesi. Noi figli iniziammo a fare le nostre strade, chi in polizia, chi meccanico navale, chi trasportatore, io alla Regione Lazio. Passiamo a quando ho iniziato le mie scritture, voglio precisare che nel 2018 vengo contattato da una persona di Roma a scrivere delle sceneggiature per cortometraggi hard, in quell'occasione mi presentarono altri personaggi del gruppo e mi dettero 200 euro per ogni scrittura. I corti duravano circa 20 minuti, tutti erano contenti delle mie opere, ma in verità tante cose erano vere da me passate nell'arco della mia vita.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho giorni stabiliti né ore, io appena ho un'ispirazione o mi viene in mente qualche frammento, mi alzo e scrivo in un foglio o registro la mia voce al cellulare. Posso stare una giornata o due senza niente in testa ma anche a vedere una strada, un albero, il mare, o montagna che mi viene una bella idea mi fermo e prendo spunto.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Carlo Lucarelli, Andra Camilleri, comunque ce ne sono tanti che sinceramente non ricordo il nome.
 
Perché è nata la sua opera?
Sono rimasto affascinato dalle montagne di Pentidattilo e di Montebello Jonico. A dirla tutta immaginavo gli Indiani che erano sulle montagne i cow boy, perché io ero malato dei film western e lo sono ancora. Mi affascinava tutto questo e immaginavo di fare un film su quelle montagne. Un giorno sono andato io e mio fratello con la famiglia al pranzo del fidanzamento del figlio, così arrivati intorno alle 11:30 siamo usciti a fare due passi e nel contemplare la meraviglia del posto, mi apparve di fronte Pentidattilo. Subito dico al futuro cognato di mio nipote: compare quel paese di fronte è stupendo, sono innamorato da bambino e ogni volta che lo vedo penso agli Indiani sceriffo cow boy, lui subito mi risponde e bella si anche la storia degli Alberti. Io lo guardo e dico: che cosa? non so nulla, allora vi dico una cosa: se trovo il libricino ve lo regalo, saranno una decina di pagine. Di cosa si tratta esattamente? e così mi fa un riassunto. Da quel giorno ho cercato di trovare articoli scritture di ogni genere, ero ossessionato e ho fatto tante ricerche finché leggendo sono rimasto ossessionato, principalmente perché quello che trovavo erano dalle 3 al massimo 5 pagine e non dava il giusto merito.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Mi ha cresciuto tantissimo
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Mi trovo in epoca come se stessi percorrendo quello che scrivo
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto me stesso
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì, una persona che ringrazio sempre per la strada di avermi dato le date esatte e percorsi giusti da seguire, poi un amico che ha i giochi dell'epoca
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Un amico fidato che ha costumi d'epoca e ad una mia amica intima
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Il libro riposto in una biblioteca o su una libreria in casa o ufficio dove essa sia sono insostituibili, lo scritto, la penna, la matita, la carta sono insostituibili sempre!!!!
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È bella per chi ha difficoltà a leggere e per i bambini

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