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BookSprint Edizioni Blog

07 Dic
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Intervista all'autore - Maria Di Lucrezia -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è liberazione, sfogo, mi rilassa, è ciò che di più profondo proviene dall’anima.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
La protagonista ha il nome di mia mamma, mentre il padre della protagonista ha il nome del mio papà (in inglese, per cui Giuseppe) che ormai non c’è più. Ho inserito la figura dei nonni perché mi è mancata nella mia vita avendoli persi troppo presto e avrei voluto godere di più della loro saggezza. La protagonista, invece, vive la sua quotidianità con la nonna.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho iniziato a scrivere questo libro quando ero poco più di un’adolescente, l’ho poi tralasciato per un po’ di tempo, ripreso e concluso qualche anno dopo. Terminarlo per me è stata una bella emozione, ho sempre scritto storie ma non tanto lunghe da poterne creare un libro.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del libro per me è stata semplice, per cui non ci ho messo tempo per deciderlo.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Poterei “il rifugio” di Paul W. Young, un libro che mi ha aiutata in parte a superare un periodo difficile della mia vita.
 
Ebook o cartaceo?
Personalmente preferisco ancora il cartaceo in un contesto in cui è tutto ormai digitalizzato.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
È un sogno nel cassetto che ho da bambina, iniziando a scrivere diari “segreti” e storie sui miei quaderni.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Sono sempre stata appassionata dal fantasy in generale, da quando ero bambina, ormai anche mentre dormivo i miei sogni mi suggerivano elementi per poter mettere su carta e dare sfogo alla mia fantasia, era quindi giunta l’ora di sfidare me stessa.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Per me è stata una grande soddisfazione, come detto prima ho sempre scritto delle piccole storie ma mai così lunghe da poter creare un libro. Quindi è stata una bella emozione e meraviglia.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre ha letto per prima il mio libro.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Mi piace molto, credo sia un modo alternativo per divorare libri anche quando si è impossibilitati a leggere.

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Giovedì, 07 Dicembre 2023 | di @BookSprint Edizioni

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