Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Ho avuto la fortuna di nascere e crescere nella meravigliosa terra del Trentino.
Ho trascorso gli anni della mia infanzia giocando con gli amici nel giardino condominiale e questo ha stimolato la nostra fantasia, in quanto ci inventavamo ogni volta giochi diversi, scenette, costruzioni con le foglie secche in autunno e con la neve in inverno. Ho sempre passato i mesi estivi in montagna, libera nella natura, tra prati, boschi e camminate in quota, sempre attenta a osservare pietre, fiori, animali e insetti con tanta ammirazione e stupore per la loro perfezione e bellezza fin nei minimi dettagli. Sentire il canto dell'acqua di un ruscello e fare due passi nel bosco per me è sempre rigenerante.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Per la mia esperienza di lettura, io consiglierei il romanzo di David Grossman "Qualcuno con cui correre", un libro che nella sua semplicità tratta tematiche importanti e sa essere molto profondo.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Io sono una ragazza all'antica, a me piace tenerli in mano i libri, sfogliarne le pagine, sentirne il profumo. Anche se ormai non so più dove metterli, continuo a comprarli quando ne trovo di interessanti. Ma mi rendo perfettamente conto che il formato eBook sia oggigiorno più comodo, sia per viaggiare che per risparmiare spazio e carta.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Secondo me dipende. Nel caso delle poesie potrebbe somigliare di più ad un colpo di fulmine: arriva l'ispirazione come un fulmine a ciel sereno e se non scrivi subito poi la perdi. Mentre credo che per scrivere un romanzo serva più ponderazione: l'ispirazione di base rimane, ma poi va rielaborata. Inoltre scrivere un romanzo è un processo molto più lungo e riflessivo. Almeno questa è la mia esperienza... avevo iniziato a scrivere un romanzo diversi anni fa, ma poi non sono più andata avanti. Servono tempo, pazienza, ispirazione, concentrazione, idee, e tanti altri ingredienti che nelle poesie non servono, almeno non nelle mie.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il cielo. Sì, perché pubblicare un libro è sempre stato un mio sogno in fondo, ma in passato avevo cercato di realizzarlo con la motivazione sbagliata e non ci ero mai riuscita. Ultimamente ho avuto modo di riflettere e ho capito che l'occasione di pubblicare questa raccolta di poesie dovevo coglierla al volo, stavolta con la motivazione giusta: non pubblico per una soddisfazione personale, ma sperando di regalare al mondo parole belle, che sanno accarezzare i cuori, donare un po' di pace, fare del bene. Perché ce n'è tanto bisogno, sempre più bisogno. E allora anche se ad una sola persona al mondo leggere i miei versi potrà fare bene, il mio libro avrà raggiunto il suo scopo.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Credo che le poesie stesse siano dei messaggi per i lettori. Io dico: siate sempre pronti a vedere i lati positivi delle persone, delle situazioni. Siate persone sorridenti e solari, ricche di gratitudine, sempre. Non solo perché così si vive meglio, ma perché la vita è già dura e breve per conto suo, non possiamo sprecarla in lamentele e bronci, dobbiamo viverla!!
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccola o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Io scrivo da quando mi hanno insegnato a farlo, dalle elementari. Carta e penna sono sempre state con me, mi hanno accompagnato in ogni momento bello o difficile, perché scrivere mi ha sempre fatto tanto bene.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
In realtà non c'è un episodio particolare, ogni poesia racchiusa in questa raccolta è stata scritta per qualcuno o in un'occasione particolare. Per esempio più di una poesia è nata mentre tornavo a casa la sera dopo cena, al buio, ammirando il cielo pieno di stelle o la luna, con l'aria profumata di fiori o di neve, a seconda della stagione. Allora mi sedevo su un muretto fuori dalla porta del giroscale, al buio, e scrivevo. Poi rientravo in casa contenta e andavo a dormire.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, essendo questa una raccolta di poesie che avevo già scritto. Ma diverse volte ho pensato che forse non sarei mai riuscita a pubblicarlo davvero.
Il suo autore del passato preferito?
Il mio autore preferito, tra i poeti, è sicuramente Giovanni Pascoli, del quale ho riportato una citazione anche nel mio libro. Per quanto riguarda la prosa invece, non saprei, apprezzo diversi autori, da Emilio Salgari e Giovannino Guareschi, che hanno accompagnato la mia adolescenza, a Charles Dickens, Michael Blake, George Orwell e Alexandre Dumas, che ho conosciuto più avanti, solo per citarne alcuni.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Quando ero piccola mi piaceva ascoltare le storie, tanto che persino i miei genitori si erano registrati mentre leggevano, in modo che io potessi ascoltarle fino allo sfinimento quando ero a letto ammalata senza che dovessero passare ore lì a rileggermele. Io stessa l'ho fatto proprio recentemente con un paio di amici.
Però, ad essere sincera, non saprei se l'audiolibro potrebbe avere successo oggi come oggi, ma credo che ci saranno persone che sicuramente lo sapranno apprezzare e promuovere.
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Mi incuriosisce molto, lo prenderò di certo. Bravo prof.
Scritto da Raffaella Luongo
il Domenica, 17 Novembre 2024 16:45
Il libro sembra molto bello ,complimenti.
Scritto da sara pala
il Giovedì, 14 Novembre 2024 10:34
Gli ultimi saranno i primi...le cadute insegnano a camminare ????????
Scritto da Marialuisa Mainenti
il Domenica, 10 Novembre 2024 22:13
Vi ringrazio per l'ottima recensione, Grazie
Scritto da Giuseppe
il Venerdì, 08 Novembre 2024 09:39
Ho già prenotato il libro, non vedo l'ora di poterlo leggere. Bravo Francesco per aver…
Scritto da Isabella
il Venerdì, 25 Ottobre 2024 12:41