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04 Ott
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Intervista all'autore - Donato Grimaldi -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere non è altro che la finestra sulla propria vita, considererei la scrittura come la porta per interpretare in più prospettive tutto quello che accade,
che in un modo o nell'altro ci cambia e che soprattutto ci fa diventare capaci di grandi azioni e ci dà coraggio, personalmente quando scrivo ho sempre emozioni contrastanti, poiché fuoriescono tutte le emozioni che durante la giornata si reprimono, la sensazione unica e unilaterale la si prova quando si termina, ci si svuota e ci si riempi nuovamente, come per esempio si ricarica un telefono.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Piu che della mia vita reale io preferirei dire che nel libro è presenta il mio punto di vista di quella che a mio parere erroneamente si considera la vita "reale", metto tra "" reale poiché per il mio punto di vista la realtà è labile e in ogni secondo cambia, per esprimere meglio il concetto potrei dire che la stessa situazione vista da due persone non è effettivamente la stessa situazione
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Non posso negare che la scrittura di quest'opera ha attraversato molti travagliamenti e lotte personali, piche come in precedenza dicevo ogni situazione è diversa a seconda della persona che la guarda ma può essere diversa anche nel tempo per sé stessi, siccome si matura e si acquistano consapevolezze che prima non si avevano.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo devo ammetterlo è statua ardua, forse perché il fattore principale che ha reso il tutto difficile è la natura del libro stessa, poi la decisione è arrivata quando per la testa mi è tornata in mente la frase pii importante che mi abbiamo mai detto "ogni cosa ha il suo tempo" rendendomi conto che per un libro come titolo sarebbe stato eccessivamente lungo ho deciso di abbreviarlo e trasformarlo in "A suo tempo"
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Se mai avessi quest' opportunità non esiterei nel portare assieme a me un autore molto caro alla mia persona, cioè Kafka, che affronta temi a cui mi sento vicino, e da cui prendo il mio Modus operandi: La malvagità del mondo, dinanzi alla quale quella personale viene meno e perde ogni significato. I baci scritti non arrivano a destinazione, ma vengono bevuti dai fantasmi lungo il tragitto. Dal vero avversario passa in te un coraggio illimitato. Il male conosce il bene, ma il bene non conosce il male
 
Ebook o cartaceo?
Penso che entrambi siano alternative molto valide, io personalmente preferisco il cartaceo ma in qualsiasi caso l'importante è leggere
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
In tutta onestà non è una cosa che ho deciso consapevolmente, anche perché questo testo inizialmente non avevo intenzione di pubblicarlo o di divulgarlo in alcun modo.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come avevo già anticipato questo libro non nasce con l'intenzione di essere pubblicato ma come una sorta di diario, poi rivisto e riscritto per la pubblicazione ovviamente, posso raccontare il giorno in cui ho deciso di procedere alla trasformazione del mio diario in "libro" un po’ di tempo fa sono stato invitato ad una giornata di sensibilizzazione come ospite e testimone per via della mia vita, ho potuto affrontare argomenti che posso dire fossero tabù per me a quel tempo, poi una giornalista mi ha intervistato e mi ha detto che posso essere di ispirazione per molte persone e li è scattata la scintilla in me.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Non si può nascondere l'orgoglio che si prova nel vedere un proprio progetto realizzato, vederlo nascere e affrontare ostacoli i mille cambiamenti che subisce o anche "morti" per poi vederlo finito.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Ad oggi non saprei dirlo, ritengo ancora il mio libro "inedito"
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ovviamente consiglierei un cartaceo o un Ebook, ma credo che anche questa sia un'opzione da non scartare, siccome si possono cogliere alcuni lati positivi, per primo può essere utilizzato per persone non vedenti e che hanno voglia di immergersi in storie avvincenti cosi da scatenare la propria fantasia, possono essere strumenti validi per guide turistiche o per quando si è troppo stanti e ci si vuole solo riposare chiuder gli occhi e immergersi in posti sconosciuti.

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