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BookSprint Edizioni Blog

21 Set
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Intervista all'autore - Vincenzo Paparella -

Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Ruvo di Puglia, un paesino in provincia di Bari.
Ho viaggiato molto nell'arco della mia vita, ho incontrato persone di diverse culture e modi di pensare che mi hanno permesso di sviluppare capacità e aperture mentali abbastanza "straordinarie" per essere un abitante di un paesino di provincia del Sud Italia.
 
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Il libro che consiglierei ad un adolescente che abbia voglia e curiosità di arricchirsi e aprire la mente è sicuramente "Il mondo di Sofia" di Jostein Gaarder, un libro che ho letto in adolescenza e che mi ha fatto letteralmente "viaggiare" oltre confini che dapprima ignoravo completamente. Quel libro posso affermare di avermi insegnato ad amare la curiosità e il pensiero critico, assieme al colosso dei film di psicopedagogia più bello di sempre: "L'attimo fuggente".
 
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso rappresenti un valore aggiunto e non qualcosa che sottrae o snatura quello che consideriamo il classico libro cartaceo. Personalmente acquisto sia cartacei che ebook in base all'importanza e al contenuto del libro che scelgo di acquistare. Ebook o cartaceo, purché non si smarrisca questa bella abitudine di leggere, di consultare e di aprirsi alla lettura con la mente ricettiva ad apprendere e sviluppare idee e immaginazione. Dopo tutto, il regista di ogni libro è rappresentato dalla fantasia del lettore.
 
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Sino ai 30 anni non avrei mai immaginato di scrivere un libro, anche se sono stato un lettore assiduo, ma mai ho sentito l'esigenza di scriverne uno poiché non avevo nulla da condividere con il mondo. Sicuramente un amore ponderato che è cresciuto negli ultimi 1o anni, con calma e gentilezza, dapprima scrivendo storielle, aneddoti e pensieri personali...per poi pensare di scrivere un mio libro...che azzardo!
 
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
I miei pazienti mi hanno dato l'input. Tutto è partito dall'inverno del 2019, è già. Quel fatidico inverno che porteremo a lungo in memoria. Una paziente mi disse "Se solo avessi preso appunti delle riflessioni che portiamo in seduta..." In realtà il seme di iniziare a scrivere era già presente in me, poi il periodo storico e la paziente hanno agito da catalizzatori in questo processo di scrittura.
 
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il messaggio è quello di assumersi la responsabilità delle proprie azioni, non solo in ambito legale o tributario, ma soprattutto in quelle leggi che vanno oltre quelle redatti da uomini e donne che siedono ai tavoli dei governi. Per utilizzare una citazione vecchia quasi 2500 anni "Quando una persona veramente desidera la salute, è necessario domandarle prima se è disposta a sopprimere le cause della sua malattia. Soltanto allora sarà possibile curarla." - Ippocrate -
 
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
ridondante alla 5 domanda
 
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Un episodio curioso riguarda una delle storie iniziali, quando ho fatto leggere la propria storia con lo pseudonimo. Ricordo ancora le risa. La persona interessata mi dice "Mamma mia, una persona sfigata tale e quale a me!"
 
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Non l'ho mai pensato, ma l'ho revisionato più e più volte sino poi a cedere e dire ok...è abbastanza. Sicuramente mi ha dato spunti per la scrittura di un prossimo che è già in cantiere.
 
Il suo autore del passato preferito?
Sono indeciso tra Walt Whitman e Arthur Schopenhauer, tra poesia e filosofia. Tra vita e morte. Inni solenni della stessa medaglia.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Gli audiolibri sono una grande "invenzione" poiché possono permettere la lettura di libri a persone con disabilità visive, ai pigroni o agli iperattivi che vogliono fare più cose contemporaneamente. Personalmente ho audioletto, e continuo a farlo, diversi libri durante le mie passeggiate mattutine prima di iniziare la mia giornata di lavoro in studio.

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