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BookSprint Edizioni Blog

14 Set
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Intervista all'autore - Adriana Musumeci -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono una donna estremamente sensibile, dinamica e cristallina nel senso che sono sincera e dico sempre la verità.
Adoro l'arte in generale nelle sue multiformi sfaccettature, in particolare la danza, la musica e la scrittura ovviamente. Amo l'esercizio fisico che pratico regolarmente e con grande entusiasmo. Abito in Sicilia, ed ho un carattere volitivo, combattivo, che è stato di estrema importanza per superare prove difficili, senza alcuna via di uscita. Durante una lunga e dolorosa esperienza, ho cominciato a scrivere trascrivendo le mie vicissitudini e come ne sono stata tratta fuori, spiegando inoltre i principi e come appropriarsi della guarigione interiore, fisica e illustrando in dettaglio il mondo spirituale, in particolare modo analizzando le maledizioni generazionali ed il Principato che esercita dominio e controllo, di cui ho ampia conoscenza.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Durante la giornata il momento che dedico alla scrittura è il primo pomeriggio, presto, subito dopo pranzo con la luce a pieno giorno e un po' di quiete riesco a concentrarmi e a dare il meglio di me, considerato il fatto che la mattina sono impegnata con gli allenamenti, le faccende di casa e il disbrigo di tutte le varie commissioni. Ovviamente faccio dei sacrifici per conciliare il tutto, perché 
subito dopo ho altre incombenze da svolgere e devo dedicare del tempo ai miei cari, la mia famiglia che reputo estremamente importante, oserei dire basilare per me.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
L' autore contemporaneo preferito è Francesco Sole, ho ascoltato le sue poesie che hanno saputo toccare le corde del mio cuore.
 
Perché è nata la sua opera?
Durante momenti di preghiera, adorazione, in particolare modo studi e meditazione della parola di Dio, ho trascritto tutte le informazioni e rivelazioni dettate dallo Spirito Santo in numerosi quadernoni, che ho conservato. Il Signore, Dio onnipotente mi ha chiesto espressamente di scrivere questo libro rilasciando su di me l'unzione per scrivere libri, dono che avevo già in tenera età, in quanto scrivevo poesie, che ho trascritto accuratamente su fogli che ancora conservo e che ho trovato, riordinando i cassetti, tra un diario che avevo custodito.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale in cui ho vissuto non mi ha aiutato nella formazione letteraria, in quanto fin dalla tenera età sono stata abbandonata a me stessa, in genitori purtroppo assenti, nessuno ha creduto in me, sostenendomi o incoraggiandomi nel dono della scrittura, di cui non si sono neanche accorti. Mia mamma aveva standard molto alti per me e per ricevere amore e la sua attenzione, ero disposta a sacrificarmi molto pur di compiacerla, visto che la mia autostima ero sottozero. Dovevo eccellere in tutto e se prendevo 10 non era abbastanza, dovevo raggiungere anche la lode, sottoponendomi a studi intensi e sacrifici continui. Una carezza non è mai arrivata, neanche da mio padre, che poverino ha vissuto una vita di paure e depressione. Capisco adesso che non potevano darmi quelli che non hanno mai avuto, né quello che non avevano: Amore!
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Assolutamente non è un'evasione dalla realtà, racconto ciò che ho vissuto in primis, ciò di cui ho avuto ampia comprensione e rivelazione perché solo allora posso avere l'autorità per esprimermi e trasmettere informazioni, concetti ed emozioni che ho vissuto intensamente.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto, quello che scrivo l'ho vissuto, quindi compreso e sono in grado di trasmetterlo, oppure ne ho avuto conoscenza per rivelazione oltre che per esperienza.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Me stessa, lo dico senza pretese, ma con cognizione di causa. La mia caparbietà, la mia resilienza, le mie intuizioni, l’alta sensibilità, la sincerità, l'amore per la verità, chiavi che hanno permesso di credere in questo libro e nella sua realizzazione.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il libro è stato letto per primo da mia cara amica, che lavora in ambito letterario appassionata di poesie, che ha reputato il libro un prezioso capolavoro!
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Preferisco il libro cartaceo, lo trovo più vicino alla mia generazione, e dietro c'è un fascino particolare, che l'ebook, non ha. Ricordo ancora l'odore dei libri nuovi della mia giovinezza. Dietro il libro cartaceo c'è un lavoro enorme e spese non indifferenti e non trovo molto giusto la disparità di prezzo dopo i sacrifici dello scrittore per realizzarlo.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Mi affascina molto l'audiolibro, io stessa ho realizzato dei video recitando le mie poesie con un sottofondo di musiche scelte da me. L'autore può così dare enfasi e la giusta intonazione a frasi o parole che mettono in risalto concetti, suscitando emozioni e impressioni nel lettore, grazie alla lettura e all' intonazione della voce. Mi evoca inoltre le fiabe sonore, che aiutano il bambino nella lettura, a sviluppare la fantasia, e lo immergono in mondo denso di emozioni e carico di avventure. Trovo l'audiolibro, molto interessante per chi lavora o ha poco tempo e che può ascoltare in qualsiasi momento della giornata, durante le attività che gli consentono di ascoltarlo.
 

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Venerdì, 15 Settembre 2023 | di @BookSprint Edizioni

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