Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Parlare di me lo trovo un impegno quasi impossibile, poiché non sono certo dove pescare e dove ho vissuto non sono certo di averlo fatto.Credo di venire da un mondo inesplorato, forse intangibile, fatto di respiri, dove ero o forse non ero. Nulla ho deciso, tanto meno di diventare scrittore!
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Momenti, ore, tempo...notte, giorno... nel tempo in cui i piedi nudi sentono l'acqua arrivare e ci si accorge delle parole fluire..
Il suo autore contemporaneo preferito?
Non lo conosco a fondo, non so chi sia...
Perché è nata la sua opera?
Non lo so, viene da lontano oppure era in me, oppure io ero nei suoi personaggi, oppure sono io stesso Chris, Ortensio o Cappuccetto azzurro...non lo so proprio...
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Forse nulla, poiché nel tempo in cui ho creduto di vivere nell'unico modo possibile, cioè giorni, ore, minuti e secondi, non c'è mai stato nulla che potesse assomigliare alle pagine di questo libro. Forse solo in un caso, dove ripetitivamente, in emersione, ho raccontato di un momento, di una emozione, di un sentimento a me cari e sicuramente importanti.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Forse è una emersione o un passaggio da una vita ad un'altra, come quella degli anfibi che vivono sia nel mare, che sulla terra, oppure come gli uccelli che vedono ogni cosa dall'alto, anche più in là dei nostri orizzonti. Non sto parlando ovviamente di fisicità, bensì di aspetti dell'anima o qualcosa di simile.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Forse di più o di meno di quello che vedrei stando dinanzi ad uno specchio, non lo faccio quasi mai, per evitare il sorgere di domande incalzanti che si presenterebbero.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Credo di si, l'avere scoperto ciò che chiamano Fantasia, che ora oso considerare essere l'abito preferito, che si indossa in qualsiasi momento della vita, senza sapere di averlo addosso.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Solo a qualcuno, per curiosità e solo qualche brano...
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Prima pensavo lo fosse, ora penso che può essere considerato solo un complemento, una carineria, che non comprometterà mai la diffusione del cartaceo che è più umano chiamare "libro"
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Leggere è importante, perché farlo fare agli altri, invece nostra? Poi un audio libro in libreria neanche si vede.