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07 Giu
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Intervista all'autore - Sara Moien -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono figlia di agricoltori e come tale non ho mai perso di vista le radici di origine.
Lavoro alacremente da sempre, sin da bambina, quando, per caso mi sono trovata catapultata nel mondo degli adulti e da allora non ne sono più uscita. La spiritualità ed il credo interiore mi hanno aiutata a superare i tantissimi ostacoli della vita, dei quali potrei raccontare per mesi, ma non lo farò mai, poiché amo l'anonimato, perdermi nel vento, veleggiando in mezzo ad un mare di sogni, alla ricerca di quella bambina che non ho mai potuto essere.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Di solito alla sera, il sabato e la domenica.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Giorgio Faletti
 
Perché è nata la sua opera?
Semplicemente perché era giunto il momento. Mi ero ripromessa di scrivere un libro non appena raggiunta l'età pensionabile, poi la scorsa estate mi sono detta, ma perché aspettare? e mentre ero in spiaggia ho iniziato a buttare già un po’ di idee, poi le idee sono diventate parole e le parole sono diventate una storia.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Non definirei la mia una formazione letteraria, bensì un modo per eclissarmi dal resto del mondo, questo lo è sempre stato sin da piccola. Amavo leggere, così come adoravo scrivere, ma venivo sempre ripresa per la troppa fantasia. Credo che il divagare ed enfatizzare servano a non pensare e questo immagino sia anche stato d'ispirazione alla scelta di scrivere un libro fantasy
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Direi che possa essere entrambe. Scrivere, per quanto mi riguarda, è senz'altro una evasione dal mondo reale, ma pur eclissandomi nel racconto dettato dalla fantasia non perdo mai di vista la realtà e questo mi porta ad indurre il lettore a riflettere.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto. Direi che il contenuto del libro riflette esattamente ciò che sono, una sognatrice che vorrebbe riportare ogni lettore ad apprezzare le piccole cose.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Ogni componente della mia famiglia. Sono stati tutti d'ispirazione alla stesura del libro.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio figlio
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sicuramente è uno strumento utile, comodo e green, poiché consente di portare con sé una moltitudine di libri raccolti in un piccolo tablet.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Fantastica, dico solo questo. Ho una cara amica affetta da sclerosi multipla dall'età di diciotto anni, l'audiolibro è stato il suo ritorno alla vita.

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