Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da Lecce, ma attualmente vivo a Roma.
Non ho mai deciso di diventare scrittore. Ho deciso solamente di scrivere, per puro svago mentale, tra l'altro.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Ormai, purtroppo, molto poco.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Donato Carrisi, senza dubbio.
Perché è nata la sua opera?
Come dicevo, per svago mentale. Per evadere un po' dalle quattro mura della mia camera.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Neanche troppo, a dire il vero.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Nel mio caso, la prima decisamente.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Abbastanza.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
I miei amici, e diversi film di fantascienza. Tre di questi, in particolare.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A una mia amica.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Spero di no.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Che i libri vanno letti e le pagine sfogliate.