Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Vercelli, città di provincia con tutti i tipici pregi e difetti, e tra studio e lavoro ho frequentato Milano e Torino, grandi città, tra loro molto diverse.
Da questo connubio antitetico è nata una grande attenzione per le realtà diverse.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Non consiglierei di leggere un libro in particolare ad un adolescente, ma di cimentarsi con più generi fino a comprendere quale autore o genere possa appassionarlo. Con l’augurio di trovare, l’autore, o meglio più autori che possano coccolarlo nello sviluppo della sua vita.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Sono un esempio della scelta di migrazione verso l’ eBook, da una decina di anni sono stato conquistato dal mondo digitale, per praticità e facilità di fruizione. La sensazione tattile della carta, il profumo sono sicuramente dei piaceri, ma la possibilità di portarsi dietro centinaia di libri, l’immediatezza dell’acquisto e gli altri vantaggi del digitale, al momento mi fanno privilegiare questa via. Senza trascurare i vantaggi dell’audio libro.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Direi una necessità di confrontarsi con un foglio bianco e quindi con se stessi. Certamente un piacere crescente, ponderato.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Inizialmente l’idea di scrivere qualche cosa di utile, un libro che mi sarebbe piaciuto leggere, o qui mi allargo un pochino troppo, addirittura tenere sul comodino e dargli un’occhiata in caso di bisogno dopo una giornata complicata.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il valore dell’equilibrio, delle piccole cose, di quei momenti, di cui a volte quasi non ci accorgiamo, che fanno la differenza. Anche sul lavoro qualche piccolo consiglio può essere utile, poiché spesso trascurare qualche particolare può risultare penalizzante. Una maggiore attenzione all’etica, quella praticata realmente, non dichiarata è un sogno in cui credere.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura è un’attività che ha accompagnato tutta la mia vita, prima in forma più emotiva adolescenziale espressa con la poesia, poi concentrata sugli aspetti tecnici relativi al lavoro, infine più libera con meno barriere.
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
I sinceri complimenti, ad una prima lettura, di un amico che mi ha partecipato l’emozione per alcuni racconti. Riuscire a trasferire un’emozione per me è stato un momento unico.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, quando ho iniziato a scrivere avevo ben in mente quello che volevo fosse il risultato finale è stato un piacere coccolare giornalmente quell’idea dandole la forma che man mano ritenevo più corretta.
Il suo autore del passato preferito?
Mi sembra impietoso indicare un solo autore con il numero di grandissimi scrittori che ho avuto la fortuna di leggere, sia italiani che stranieri. Se è un gioco dico Italo Calvino, grandissimo, ma sicuro che almeno altri 10 autori sarebbero a pari merito.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono entusiasta e grande fruitore, la possibilità di fare più cose contemporaneamente è entusiasmante. Per esempio sono appassionato di sci è con l’aiuto delle cuffiette posso permettermi di usufruire di due grandi passioni come lo sci e la lettura contemporaneamente. Esaltante