L’idea di raccogliere e di presentare al pubblico in un convegno, che si è svolto il 16 settembre a Roma, e poi in un libro le esperienze che sono maturate sul campo nasce da molto lontano.
Nasce dal voler coniugare caparbiamente il saper fare con il volerlo fare insieme, ovvero con la condivisione dei saperi e delle risorse. Solo così, infatti, il motto “FareRete” non resta solo una buona suggestione, ma diventa un modello di azione e di concretezza dell’agire nella vita di ciascuno di noi, fino a costituire per le persone un esempio.
Il progetto “Pills of Good Common, Osservatorio del Bene Comune, per lo sviluppo del Welfare di Comunità, “Riconoscere, Interpretare e Agire lo Sviluppo di Comunità”, di FareRete InnovAzione BeneComune APS” è nato con un percorso di ricerca sul territorio del Comune di Roma individuato in un quadrante nord-ovest densamente popolato nell’area urbana e scarsamente abitato nell’area agricola. Tale zona ha un’estensione territoriale vasta, confinante con altri comuni e con insediamenti industriali nel settore agricolo, edilizio e smaltimento rifiuti.
I risultati della ricerca, condotta per due anni con un questionario alla popolazione residente, sono presenti in questa raccolta e sono stati oggetto di una riflessione più ampia sul tema ambientale urbano, sulla vivibilità urbana ed extraurbana, sul territorio agricolo limitrofo a quello urbano e sulle aree industriali. Al centro della riflessione c’è il focus sui bisogni della popolazione residente e sulle prospettive future di abitabilità.
Così la raccolta dei molteplici punti di vista, che qui di seguito sono esposti, ruotano su un tema di fondo che è quello dell’ambiente nel quale si vive e si sopravvive che diviene lo spunto per riflettere sulle attuali compromesse condizioni di vita di ciascuno di noi. Compromesse per ragioni economiche, per la qualità della vita, per le opportunità presenti o negate, per i molti fattori presenti o compromessi, per le molte azioni dell’uomo che nel tempo hanno condizionato le prospettive del futuro per le generazioni a venire.
I contributi che sono stati richiesti ai molti conferenzieri, che con convinta partecipazione hanno partecipato all’incontro, sono il frutto non solo dell’esposizione di quanto detto nel giorno del convegno, ma anche di una successiva riflessione più approfondita, che possa anche rappresentare uno spunto di lavoro per ciascun lettore nel ricercare una soluzione possibile ad una esigenza che si è manifestata nell’ambiente entro il quale si vive.
I ragionamenti che sono esposti e sono di fronte a noi sono molti e li lasciamo tutti alla coscienza di ciascun lettore, secondo la propria sensibilità ed interesse, fermo restando il principio che ci ha mosso: solo agendo insieme a FareRete per fare la scelta migliore per il futuro di noi tutti.
Rosapia Farese
Presidente di FareRete InnovAzione BeneComune APS**