Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono nata a Maddaloni in provincia di Caserta. Sono cresciuta in una famiglia dai valori molto alti e un'educazione abbastanza forte.
A 6 anni ho cominciato a studiare danza fino a 19.
Quando ho accettato l'idea che la danza non sarebbe stato il mio trampolino di lancio nella Mia carriera, ho deciso di seguire la bellezza del teatro studiando scenografia a Roma.
Durante gli studi in Accademia, ho scoperto la passione per l'Opera lirica e ovviamente il Balletto attraverso la quarta dimensione.
Dopo la laurea sono andata a Londra per una piccola esperienza all'estero. Adesso, a distanza di 12 anni, mi ritrovo a lavorare in Teatro come costumista e come interior designer.
Ho sempre considerato l'arte come il migliore modo per esprimere sé stessi e la scrittura mi ha aiutata tanto a conoscere la mia persona e dare un senso ai miei sogni e aspettative.
Non ho mai pensato di voler diventare scrittrice, credo sia un talento diverso per ogni genere. Scrivere mi aiuta a riflettere sugli eventi e alle volte rivivere momenti che mi hanno regalato varie emozioni.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non vi è un momento preciso riservato alla scrittura.
Capita delle volte, anche quando sono con amici, al lavoro o in metro di pensare una frase; così la annoto sul telefono o su un foglio. Poi, in un secondo momento, ci lavoro a seconda del contesto.
Ho completato il mio libro durante la pandemia perché' ero travolta da varie emozioni. Ogni giorno la tastiera subiva le mie suggestioni per poi realizzare diverse dinamiche
Quando sono libera, mi piace rilassarmi dopo cena e giocare con la fantasia mettendo giù due righe.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Elena Ferrante è un'autrice che mi ha colpita tanto. Adoro il suo modo di scrivere, vivo le sue scene, mi sembra di vedere davanti gli occhi i personaggi che descrive. Lo fa in modo fluido e semplice. Allo stesso tempo peculiare.
Eckhart Tolle ha catturato la mia attenzione anche. THE POWER OF NOW è uno dei suoi libri che mi ha aiutata a superare un momento difficile della mia vita.
Perché è nata la sua opera?
"AMMETTO SOLO DI ESSERE NATA" è nato dal bisogno di chiudere in maniera realistica una fase della mia vita che mi ha cambiata tanto.
Ha modificato soprattutto il mio punto di vista su aspetti che col tempo si sono rivelati diversi.
Avevo bisogno di voltare pagina nel vero senso della parola, creando così una storia che mi desse la possibilità di vedere oltre il limite delle ragioni immaginando dinamiche con soluzioni e esiti diversi.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Vivere all'Estero mi ha aiutata tanto ad apprezzare la mia cultura ma al tempo stesso anche accettare i limiti di essa.
Al tempo della scuola, avrei potuto credere di più in me stessa ma l'educazione scolastica e il modo di giudicare non me lo hanno permesso.
Così l'insicurezza ha vinto sul contesto in cui vivevo.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambi.
Alle volte scrivere mi dà la possibilità di ripercorrere un momento che mi ha appagata e viceversa. Altre volte invece mi piace scrivere per fantasticare e creare nuove storie, nuove persone e nuove ambientazioni.
Anche descrivere un personaggio reale. sembra mi aiuti a conoscerlo meglio.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Ogni singola parola fa parte di me. Soprattutto i dettagli presenti nella descrizione dei personaggi.
Amo osservare le persone, non lo faccio con impertinenza, mi viene spontaneo. Osservare gesti, movimenti. Mi affascina scoprire il linguaggio del corpo e come esprimono le proprie emozioni.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Una grande amica ha seguito passo dopo passo la stesura di ogni capitolo del mio libro.
Il mio libro è ambientato a Londra con personaggi inglesi. Dunque Sally, essendo inglese, e vivendo in Italia da ragazza, mi ha aiutata tanto a lavorare sul conflitto di ogni personaggio e su come questo veniva fuori in una cultura completamente diversa dalla nostra.
Mi ha anche supportata emotivamente, trovando la storia accattivante, attendendo con ansia il prossimo capitolo.
Mia madre, quando le dissi che volevo scrivere un libro, come se fosse la cosa più semplice al mondo rispose: “Va bene! Fammi sapere quando è finito che voglio essere la prima a leggerlo". Lei ha sempre valutato altamente la mia passione per la scrittura.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Sally, conosce l'intera storia del libro e la versione originale.
Spero che affascini altre persone e che il mio romanzo sia in grado di trasmettere belle emozioni e messaggi di vita.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Leggere un libro cartaceo è completamente una sensazione diversa.
Sentire la carta tra le mani e l'odore delle pagine sembra quasi portarmi in un'altra dimensione.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ascoltare libri è per me una forma di meditazione.
Mi rilassa e può essere comodo alle volte mentre faccio altro come dipingere.
Mi fa pensare a quando si racconta una favola a un bambino prima di dormire.