Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vengo da dove veniamo tutti: dal ventre di mia madre.
Non credo che raccontare alcune storie ci possa rendere scrittori. Gli scrittori scrivono perché è il loro mestiere, io sono stato per cinquant'anni un medico, mi sono divertito a scrivere alcune storie per riempire piacevolmente il tempo, alla fine della giornata, dopo avere badato ai lavori nella mia campagna.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
All'imbrunire quando il sole inizia a calare all'orizzonte
Il suo autore contemporaneo preferito?
Italo Calvino
Perché è nata la sua opera?
Perché rimanga qualcosa di me anche per pochi amici e per i miei nipoti. Per raccontare la mia vita della quale una volta scomparso non ve ne sarà più alcuna traccia, sarebbe come se io non fossi mai nato.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo e credo che sia così per qualunque scrittore
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Tutte due le cose, dipende d cosa stai scrivendo
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno tranne i miei ricordi e lamia fantasia
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia seconda moglie alla quale ho dedicato il mio libro
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
No, chi legge vuole sentire l'odore della carta.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Per dieci anni per lavoro ho fatto in macchina settanta chilometri per andare al lavoro e settanta per tornare a casa. I miei bellissimi compagni di viaggio sono stati gli audiolibri