Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È un momento emozionante, di maggiore responsabilità rispetto al dire quotidiano, nel quale sono chiamato a esprimermi, lasciando la traccia dei miei pensieri.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Riassume le migliori energie del mio pensiero, volte alle necessità del vivere quotidiano, a sua volta senza dimenticare le potenzialità del pensiero Umano, in grado di interrogarsi sui perché della propria esistenza.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Quasi un momento di liberazione dal mio impegno con me stesso, per il quale mi sono speso generosamente, considerando un privilegio la possibilità di esprimere dati che vanno ben oltre i miei meriti.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stato semplice, per la mia visione di questa realtà “Silente” che controlla la posizione e la quantità della materia cosmica, e lo fa con il minimo di energia, senza spreco, in modo quasi poetico.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Le cose belle mi attirano, il bello lo si può trovare in tantissime realtà dove la mente può esprimersi liberamente, dando il meglio di sé stessi.
Ebook o cartaceo?
L’elettronico permette di spaziare maggiormente il panorama librario, ma il cartaceo mette con maggiore realtà tra le mani il contenuto, e di gestirlo con maggiore visibilità nel tempo.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Nel mio caso ho dovuto fare di necessità virtù
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Per oltre 25 anni sono stato impegnato in questo progetto, di misura al meglio, la gravità terrestre (relativa).
La costruzione delle apparecchiature prima e poi l’attenzione nelle misurazioni, mi ha assorbito in maniera totale, cercando sempre il risultato successivo per confermare quello precedente e questo dubbio, con il suo forte senso di colpa ha frenato la voglia di pubblicare i risultati.
E’ stato in occasione di una grossa difficoltà nel sistema di controllo dei gravimetri, a seguito del blocco delle misure, che ho trovato forzatamente il tempo per la pubblicazione, convincendomi poi che si trattava tutt’altro di tempo sprecato.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Da un lato un senso di orgoglio quasi difficile da contenere, e dall’altro un senso di timore dei giudizi in grado di mettere a nudo qualche realtà del contenuto.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Si tratta di una domanda, direi, riservata.
Le difficoltà incontrate nel mio lavoro di ricerca sono state tante, trattandosi di un progetto che a molti è sembrato ambizioso e fuori dalle mie possibilità, per cui non ha goduto di collaborazioni in senso migliorativo, anzi direi tutt’altro, andando oltre il giusto e severo giudizio, al quale non mi sono mai sottratto.
Questa flebile energia della natura, che diventa determinante nel ruolo delle grandi masse, a mio avviso ci può rivelare se ascoltata con un sensibile orecchio e in forma continuativa molti segreti del nostro universo.
Riteniamo questa risposta confacente con la domanda posta nel titolo del libro.