Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È la prima volta che scrivo un libro, per me è stato un vero sogno realizzato.
Scrivendo il mio libro ho provato tante emozioni tanto dolore, tanta sofferenza. Rivangare tutto ciò che mi è successo nell' arco di otto lunghi mesi non è stato facile, però con tanta forza, tanta pervicacia e forza d'animo ce l'ho fatta…Soddisfatta di me stessa! È stato possibile anche grazie alla fiducia che ha riposto in me Ilaria.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro vi è la mia vita reale. Tutto ciò che ho scritto è realtà. La mia è una storia emblematica in quanto, testimonianza diretta.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo libro è stata una sfida con me stessa. Ho combattuto con le fragilità, le emozioni, il dolore, la sofferenza ed anche con i ricordi che riaffioravano nella mente, a volte leggeri come piume, a volte pesanti come macigni.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stessa per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata, direi, spontanea, non c'è stato bisogno di soffermarmi troppo a pensare che titolo dare.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sembrerà strano perché è un libro di vecchia data, ma uno dei miei libri preferiti è LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO di Nicholas Sparks. Hanno fatto anche un film. Mi piace tanto perché è a mio avviso un libro struggente, intenso, ricco di sentimenti. Una storia ricca di speranza che ti colpisce al cuore.
Ebook o cartaceo?
Tutti e due.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Essendo abbastanza conosciuta la mia triste storia, qualcuno che conosco, persona di fiducia, mi ha proposto di scrivere un libro.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho incontrato per caso la mia amica Pierangela e conoscendo molto bene me, la mia famiglia e la storia crudele e assurda che mi è capitata mi ha proposto di scrivere un libro...Naturalmente io rimasi stupita, ma sapendo che la persona che avrebbe collaborato con me era sua figlia Ilaria a sua volta scrittrice accettai. Il primo aneddoto che mi viene in mente è quando per la prima volta, dopo mesi e mesi ho rivisto le mie figlie al Cardinal Ferrari. Non posso dimenticare i loro occhi, un misto di felicità nel vedermi lì davanti a loro e un misto di struggimento nel vedermi in sedia a rotelle con ossigeno quasi calva, smagrita e difficoltà a parlare. Contente perché ero lì davanti a loro, ma sicuramente angosciate nel vedermi in quelle condizioni. Però ero viva!
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una grande soddisfazione, gratificazione e appagamento.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro insieme a me è stata la mia collaboratrice Ilaria.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia una grande innovazione, perché dà la possibilità di "leggere" un libro a tutti.