Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Ho incominciato a scrivere quasi occasionalmente, già anziano, nel 2015: una ricerca storica sul mio vituperato paese.
Titolo e contenuto coraggiosi: "San Luca in Aspromonte lessìa per le coscienze. Duisburg si poteva evitare?" Apprezzamenti lusinghieri da persone qualificate.
Amo le scienze sociali: sociologia, antropologia, storia. Quindi scrivere è ricerca; è conoscenza. In buona sostanza è bisogno di verità, maggiormente oggi, epoca di mistificazioni e manipolazioni mediatiche. Dal 2016 sono stato molto presente in Facebook con ottimi risultati: ho più di 1700 amicizie, al 90% richieste.
Per quanto concerne le emozioni che provo: in sintesi l'emozione della conoscenza e del sapere.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
C'è un interesse quarantennale, apparentemente ossessivo, ma non trascurando le incombenze della vita. Nel recente quinquennio ho colloquiato con i massimi studiosi di Ettore Majorana, talvolta anche polemicamente. Sono stato in competizione con matematici e scienziati di fama mondiale. Sono stato in competizione. Fatte salve le loro competenze scientifiche specifiche, che non sono in grado di valutare, posso dire <>.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Cimentarsi con cose non comuni, in un contesto di scetticismo che talora ha condizionato anche ii miei familiari. Quindi una rivincita personale, e un insegnamento: impegno e fiducia.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stata istintiva.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei avere tutti gli scritti di Corrado Alvaro.
Ossia: saggistica, poesia e narrativa. Unico.
Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non mi sento scrittore, tanto meno in carriera. Tutto è accaduto in modo imprevisto.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea del libro su Majorana è nata nel 2013, quando in un libro di un familiare dello scienziato ho letto che Salvatore Majorana, suo fratello, aveva avuto un incontro in Calabria, in un vallone boscoso. Ebbi la conferma che il barbone Don Carlino ed Ettore Majorana erano la medesima persona.
Un noto studioso, per polemizzare con me, peraltro credendo di offendermi, mi ha inviato la copia del bigliettino di ringraziamenti per le condoglianze datato novembre 1966. Prova inconfutabile del fatto che i familiari di Majorana erano informati riguardo il decesso, avvenuto l'8 gennaio 1962. Una beffa.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Personalmente il sentimento della responsabilità insieme al timore di fallire e di essere stato temerario.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia figlia
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Le cose belle, in particolare quelle emotive e spirituali, sono tali nel silenzio. Peraltro, ho la sensazione che amiamo la pigrizia, l'abulia. Sono preoccupato per le future generazioni.
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Mi incuriosisce molto, lo prenderò di certo. Bravo prof.
Scritto da Raffaella Luongo
il Domenica, 17 Novembre 2024 16:45
Il libro sembra molto bello ,complimenti.
Scritto da sara pala
il Giovedì, 14 Novembre 2024 10:34
Gli ultimi saranno i primi...le cadute insegnano a camminare ????????
Scritto da Marialuisa Mainenti
il Domenica, 10 Novembre 2024 22:13
Vi ringrazio per l'ottima recensione, Grazie
Scritto da Giuseppe
il Venerdì, 08 Novembre 2024 09:39
Ho già prenotato il libro, non vedo l'ora di poterlo leggere. Bravo Francesco per aver…
Scritto da Isabella
il Venerdì, 25 Ottobre 2024 12:41