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BookSprint Edizioni Blog

10 Ott
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Intervista all'autore - Cristian Bellini -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Lavoro per Ferrari, Fico Eataly World, Armani, Dior e tantissimi altri Brand. In questo periodo oltre alla tecnologia, la voglia di crescere artisticamente lo spinge sempre di più a dipingere.
Cosi continua a sperimentare nuovi colori seguiti da nuovi concetti. La pittura lo conduce nei meandri della propria anima, descrivendo e studiando la parte trascendentale, mentre l’architettura, l’ingegneria e la meccanica lo conducono negli spazi profondi della logica e di tutto ciò che lui chiama “Gravitazionale”. In questa maniera riesce a muoversi in due dimensioni, cioè con i piedi per terra e con lo sguardo rivolto al cielo.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solitamente scrivo quando ho un momento libero, ma soprattutto quando ho l’ispirazione. Guardando un mio dipinto comprendo subito le tematiche da inserire nel libro. Inizialmente sono pensieri confusi, ma appena accendo il PC e vedo le parole sul monitor tutto si sistema nel modo più adeguato
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Gli autori che preferisco sono i pittori che studio e che mi forniscono le idee per dipingere e per scrivere i concetti. Oltre i pittori prendo spunto dai settori più differenti anche se in apparenza non c'entrano nulla. Tarologhe, giardini massonici, gruppi spirituali religiosi, artigiani e imprenditori.
 
Perché è nata la sua opera?
La mia opera scritta nasce dalla mia vita passata a respirare Arte, pensare Arte e trasferire idee concetti e Archetipi sui quadri che realizzo. Le radici sono buone perché sono tramandate dalle due generazioni precedenti, ovvero mio padre e mio nonno pittori anch'essi.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
La formazione letteraria che ho ricevuto nasce dalle scuole di istituto tecnico e Artistico che ho frequentato. In seguito nelle aziende e nei brand per cui ho lavorato. Pittori, commercianti, imprenditori, ingegneri meccanici ed Edilizi, artigiani hanno influito sui concetti evidenziati nel libro ma anche nei miei dipinti. Ora grazie ad internet ed al Web è possibile accedere ad un bagaglio di conoscenza sconosciuto ed impossibile da raggiungere alle generazioni precedenti. Ora osservo i giovani con gli occhi di bambino ma anche di adulto e comprendo la loro visione del futuro.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Le tematiche del mio libro sorgono dalla mia parte gravitazionale (materiale) e trascendentale (spirituale). Sono importantissime le situazioni che mi portano al distacco dalla dimensione materiale, per trasmettere in seguito le sensazioni e le emozioni direttamente sulle pagine. Occorrono piedi per terra e lo sguardo rivolto al cielo per scrivere sull'unione tra il passato e futuro, in modo da comprendere chiaramente il presente
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
La mia vita artistica riflette in modo chiaro la mia parte interiore ed esteriore attraverso le parole. L'esperienza nel vissuto traspare per trasmettere reminiscenza agli artisti
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Fondamentali sono state le persone che ho avuto l'onore ed il piacere di conoscere e che attraverso i loro consigli hanno saputo tramandarmi la loro conoscenza attraverso il lavoro, le parole e il comportamento
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La mia compagna Simona è stata la prima a leggere insieme a me il manoscritto, descrivendone le emozioni e le sensazioni provate capitolo per capitolo, parola per parola.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Credo che il cartaceo abbia una marcia in più, e grazie alla cinestetica (la possibilità di vedere e toccare con mano), trasmettere più emozione e calore umano. Scorrere in alto o in basso attraverso i capitoli come un vero ascensore dal nostro smartphone non dona alcuna soddisfazione e curiosità, come nel vedere attraverso il profumo della carta stampata e lo spessore delle pagine lette.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Da piccolo avevo il giradischi che attraverso il vinile si creava una favola famigliare nel poter ascoltare le fiabe e immaginare i protagonisti e i luoghi attraverso la propria fantasia. Ora esiste l'Audio libro ma sia gli adulti e anche i bambini fanno altro mentre ascoltano, quindi non percepisco la stessa magia della mia infanzia

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