Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Michele Bersani, in arte Michealgobin. Sono nato a Fiorenzuola d arda, in provincia di Piacenza.
Ho quasi 43 anni, sono celibe e perito agrario all’Istituto Tecnico di Gossolengo, con una votazione di 42/60. Per adesso svolgo un’attività da operaio in un caseificio e amo leggere, scrivere, palestra ed il calcio. La voglia di scrivere è nata da un'
avvenente lettura per Edgar Allan Poe.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mattino e pomeriggio, due ore per ciascuno
Il suo autore contemporaneo preferito?
Amo tanti scrittori contemporanei, come Koontz, Stephen King, Faletti, Clusser, ma colui che amo di più, o, almeno, il suo libro mio preferito è e sarà.... I pilastri della terra, io amo Ken Follett
Perché è nata la sua opera?
Non c'è un motivo preciso. Era solo la noia della reclusione per il covid durante sto lasso di tempo circa due mesi ho dato vita a “Succubus”, anche se la trama l’avevo già trascritta come bozza sul mio cellulare
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Molte esperienze da me vissute sono raccontate nei miei libri. Ad otto opere ho dato vita e ad ognuna le ho regalato mie esperienze vissute nel tempo moderno.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Tutte due. Scrivere ti dà la possibilità di volare con la mente. Però non conosco nessun scrittore o scrittrice che non ha messo nero su bianco le proprie avventure sotto le movenze di altri personaggi.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Poco, è puramente inventato... Una fiaba moderna. Mentre l’altro libro che ho pubblicato sono più che diverse le mie esperienze intrise nel libro
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno, ma solo grazie alla mia forza di volontà e grazie al mio ingegno.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Per adesso non lo ha ancora letto nessuno anche se spero lo facciano in tanti…. Ne vale la pena!
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Si, ma io preferisco il cartaceo, come ho già rilasciato in un'altra intervista... È sempre bello collezionare qualcosa!
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Adoro che l’arte si propaghi, e la scrittura che è l’ultima arte, secondo me, perché va letta e quindi ci vuole più impegno, credo sia fantastico crearle una nuova via in cui sboccare.