Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Dopo tanti anni trascorsi a studiare le Sacre Scritture e i testi teologici ho sentito il bisogno di condividere la mia conoscenza con gli altri.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Io principalmente scrivo nelle ore notturne, occasionalmente di pomeriggio che dedico normalmente allo studio personale.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Uno scrittore che leggo con piacere è Billy Graham, un pastore evangelico con un gran bagaglio di conoscenza spirituale.
Perché è nata la sua opera?
Sentivo il desiderio di scrivere la mia esperienza di vita e collegarla alla mia crescita spirituale.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Molto, infatti nel libro parlo diffusamente della società che ci circonda.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un modo per raccontare la realtà alla luce della Parola di Dio.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto, infatti in molte parti del libro racconto miei aneddoti personali.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Qualcuno in particolare non c'è, ma è stata la condizione di debolezza spirituale in cui versa oggi il mondo.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
L’ho fatto leggere per primi ai miei famigliari che conoscevano le mie esperienze di vita lavorativa e l'impegno per la mia crescita spirituale.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Gli ebook prenderanno sempre più piede, ma il fascino che provoca lo sfogliare un libro cartaceo è impareggiabile.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono sempre favorevole a qualsiasi strumento che incentivi la diffusione della cultura.