Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono nata a Salerno, ma ho vissuto un po'ovunque. Matera è la città in cui ho lasciato un pezzetto di cuore. Non c'è un momento preciso in cui si diventa scrittore, lo si è.
Forse bisogna dire cosa le ha fatto capire di essere uno scrittore.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento particolare della giornata che dedico alla scrittura, a volte ci sono giorni che non scrivo niente altri invece la mia produttività recupera il tempo perso. Insomma ogni momento è buono, ogni momento è improduttivo.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho un autore preferito, mi piace leggere e basta, non guardo l'autore, così come per la musica o l'arte. Certo se mi trasmettono sensazioni significa che un autore mi piace più di un altro. Come lo capisco? Bè dal fatto che mi viene la pelle d'oca o inizio a piangere.
Perché è nata la sua opera?
La mia opera nasce dal bisogno di mettere a nudo la mia anima, di dimostrare quanto marciume siamo capaci di fare e soprattutto chi subisce le conseguenze di tali nefandezze.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Bè il contesto sociale conta molto. Il mondo in cui viviamo non mi piace e Ancor di più le persone che lo popolano. Trovo le loro azioni meschine e miserevoli e attraverso la mia opera cerco di lanciare un sassolino nell'oceano.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un modo per raccontare la realtà nuda e cruda, così com'è.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C'è tanto di me, ogni lirica è un pezzettino del mio essere. Ogni scrittore si identifica nei suoi scritti mettendoci ogni goccia del suo essere, la vivi ed è viva. Non si può scrivere senza rappresentarsi.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Certamente ogni scrittore ha un suo mentore, io ne ho diversi. La poetessa Maria Mammola che ha letto per prima la mia opera e mi ha spronato a pubblicarle. La scrittrice di testi teatrali Marina Rota che ha sempre apprezzato i miei scritti, la mia famiglia, e i miei più cari amici. Insomma il mio libro è dedicato a tutti loro.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La mia opera l'ha letta per primo la poetessa Maria Mammola che mi ha dato fiducia e mi ha incoraggiato a pubblicare e continuare nel mio lavoro.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Purtroppo credo che l'eBook sostituirà il libro tradizionale, ma io preferisco il cartaceo, mi è sempre piaciuto l'odore dell'inchiostro e quel sapore amaro che ti rimane sulla punta delle dita. l'eBook è un buon motivo per ridurre il peso dei libri scolastici ma non rinuncerei mai ad un buon libro cartaceo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Anche in questo caso ci sono i pro e i contro c'è sempre il rovescio della medaglia, basta non eccedere in entrambi i casi.