Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Sono nata all'estero e, fino ai 18 anni, ho vissuto fuori dall'Italia. Mi appassiona quindi viaggiare, conoscere, scoprire e....comunicare.
Per questo, negli studi universitari ho approfondito gli studi di sociologia e psicologia, sono diventata giornalista e ho iniziato a scrivere libri sulla Comunicazione. Mi piace conoscere i "meccanismi" che soggiacciono al nostro modo di interazione con le altre persone, coscienti o inconsci.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Dedico alla scrittura, il tempo "pirata" a fine lavoro quotidiano, nei weekend, durante un percorso in treno, la sera. Insomma, quando ho dello spazio libero metto giù le idee e mi lascio trasportare dal flusso dei pensieri.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Ce ne sono molti. Sicuramente Robert Cialdini, che considero un Maestro. E poi i testi di psicologia. C'è sempre da scoprire un risvolto, un aggancio, un legame con la Comunicazione e con il lavorio mentale che si svolge dentro e fra noi "parlanti".
Perché è nata la sua opera?
Per spiegare una metodologia alla base della Comunicazione interna nelle aziende/Istituzioni. Non solo passaggi di informazioni, ma costruzione di un dialogo fra le persone. Chi sente di avere la possibilità di scambiare idee, considerazioni, proposte, liberamente e di ricevere risposte dalla propria organizzazione acquisisce una prospettiva diversa del proprio lavoro e di sé come persona.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tantissimo direi. Sono una persona che sente molto la relazione con la propria realtà e ci riflette molto. Agisco, ma penso anche al "perché" della mia azione, del "movente" che c'è dietro.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Decisamente una modalità per raccontare la realtà e gli angoli più nascosti.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Parecchio. Lavoro nella Comunicazione da diversi anni e non smetto mai di stupirmi di quello che osservo o di riflettere come su come la Comunicazione influenza il mio, nostro, modo di trasmettere e di vedere il mondo.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Involontariamente parecchie persone e la realtà lavorativa. Tutto è perfettibile e, in questo senso, il testo è una narrazione del processo "per tentativi ed errori" che mi ha portato ad approfondire la conoscenza della Comunicazione
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A BookSprint. Dopo la pubblicazione diffonderò il testo fra amiche/i e conoscenti.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Anche, ma non solo. Il cartaceo, almeno per me, è (ancora) fondamentale
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Rispetto le persone che hanno come canale di accesso preferenziale l'udito. Inoltre, penso che l'audiolibro sia ottimo per le persone che hanno difficoltà di lettura o visive. Nei momenti di relax, avere una voce narrante che ti racconta un testo ti aiuta a "staccare" e a immergerti nel libro. Personalmente, alterno lettura e vocale.