Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato in Sardegna e risiedo a Roma da tantissimi anni per motivi di lavoro e affettivi.
La voglia di scrivere c'è da sempre, l'ho assecondata una decina di anni fa. Ho iniziato scrivendo poesie e pian piano sono passato alla scrittura più articolata.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La mattina presto.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Igino Murgioni
Perché è nata la sua opera?
Per assecondate mia nipote Sofia che da tempo mi chiedeva di scrivere qualche cosa insieme.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Probabilmente le attività quotidiane hanno rafforzato la voglia di esternare e rendere partecipi.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un modo per rilassarsi, immergersi in fantasie profonde.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Qualche cosa.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sofia.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Naturalmente in corso d'opera, alla mia coautrice.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Positivo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Adatto a bisognosi e pigri.