Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere le mie poesie significa dare corpo a mille sensazioni ed emozioni che invadono la mia mente nel corso della giornata.
Trasmettere queste emozioni ad altre persone, rappresenta motivo di felicità, uscire da noi ed allargare i propri confini, lasciare che qualcun'altro si impossessi delle stesse sensazioni e provare le proprie emozioni.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ho trascorso un'infanzia felice, deturpata purtroppo all'età di 12 anni quando ho perso la mia adorata mamma. Questo ha sicuramente influito sul mio carattere. Diventai, quindi, un bambino e poi successivamente un adolescente molto introverso e sicuramente questo ha influito nella mia crescita e di conseguenza alcune rimembranze sono sicuramente presenti nei miei scritti.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Rappresenta un sogno nel cassetto esaudito e con l'aiuto di questa Redazione a cui devo la realizzazione di qualcosa che fino ad ora era solo un’idea.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Fin dall'inizio avevo ben chiaro il titolo, esso doveva rappresentare come una parte di me presente nei miei brani. Volevo far intendere che la mia parte più intima e riservata era coinvolta in questo progetto.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
“Uno nessuno centomila” di Luigi Pirandello, libro che rileggerei all'infinito per il suo insegnamento e la sua morale. Mi ha colpito in maniera positiva.
Ebook o cartaceo?
Il futuro credo sia l’ebook, che permette una maggiore divulgazione ad un costo sicuramente minore, offrendo ad una vasta platea il prodotto.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Mi ritengo un dilettante nel settore, il mio principale obiettivo era quello di trovare la possibilità di divulgare all'esterno le mie emozioni. Dopo molti anni trascorsi al buio, accatastati in anonimi cassetti, le mie farfalle avevano diritto di volare e di vedere la luce del sole.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Tutto ha inizio per il compleanno di una mia nipote, a cui per gioco provai a scrivere una poesia in rima. Notai che questo esercizio mi veniva in maniera fluida e scorrevole. Iniziai allora a scrivere versi durante tutta la giornata, a volte anche su tovaglioli del bar mentre sorseggiavo un caffè. Dopo qualche anno mi resi conto che avevo accumulato una grande quantità di poesie scritte, le mie farfalle come io amo chiamarle. Da qui nasce il desiderio di far vedere la luce a queste farfalle.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una enorme gioia, vedere che altre persone hanno la possibilità di leggere e magari provare un brivido. Condividere emozioni, in questa società dove tutto va di fretta e involontariamente calpesta anime e cuori.
Fermarsi un attimo e riprendere coscienza di noi stessi, ecco spero di contribuire con una piccola goccia, ad alimentare il mare dell'amore e della riscoperta dell'anima.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie è stata la persona che per prima ha letto le mie poesie e da subito mi ha incitato a continuare a scrivere, giudicando i miei scritti positivamente
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo sia una grossa opportunità, che migliora sicuramente la qualità e il valore di un libro. Sentire le parole che lo descrivono è sicuramente positivo a livello emotivo, il suono come le parole, provocano in noi vibrazioni positive.