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16 Mag
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Intervista all'autore - Sophia Meoni -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è per me naturale, impercettibile, un po' come vivere. Qualcosa che fai senza accorgertene o farci caso. Che fai perché la sai fare, senza chiederti come.
Liberazione, bisogno, confidenza, attrazione. Questo provo.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Cinquanta e cinquanta. In 'Cos'è che pensi prima di dormire' ho certamente portato la mia personale realtà, alle volte trattandola dal mio punto di vista, altre volte dagli occhi di qualcun'altro. Mi piace rubare intorno a me storie e far sì che non rimangano intrappolate nelle immagini e nel tempo. Molti dei miei protagonisti sono solo degli sconosciuti che ho solo osservato con un po' d'attenzione.
 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Non consapevole di star scrivendo un'opera, ognuno dei componimenti risulta genuino e lontano da ricerche artificiose. è questo che mi piace. 'Cos'è che pensi prima di dormire' è una raccolta che ricomprende infatti poesie scritte anche a distanza di anni, ma che insieme si completano perfettamente ricostruendo un cammino nel tempo.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stessa per deciderlo tra varie alternative?
'Cos'è che pensi prima di dormire': è questo il titolo. Nessun dubbio, nessuna decisione da affrontare. Riprende il titolo di uno dei componimenti della raccolta (il mio preferito, non so se si può dire). Ma non solo. Ricomprende perfettamente il senso più profondo del libro ed è chiave di lettura di ogni verso. Non poteva che essere lui.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Direi un bel poeta, qualcuno anche un po' solitario che ami prendersi del tempo per sè. Qualcuno che possa raccontarmi storie ed insegnarmi cose.
Come libro invece sceglierei sicuramente un manuale di sopravvivenza di livello avanzato. Potrebbe salvarmi (o salvarci) la vita!
 
Ebook o cartaceo?
Preferenza? Cartaceo, nessun dubbio. Ma in una visione più che realistica l'ebook rappresenta il futuro della scrittura. Lo sviluppo tecnologico non è affatto destinato ad implodere, bensì ad espandersi sempre di più, in qualunque settore. Agevola, sveltisce, migliora; è innegabile. Inoltre l'ebook è perfettamente in linea con le politiche eco che oggigiorno risultano fondamentali per salvaguardare il nostro pianeta.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Non credo ci sia stato un momento in cui ho scelto di essere una scrittrice, non mi sento tale neanche adesso. Ma ho sempre scritto, quello sì, fin da piccola. è qualcosa che mi riesce bene, che mi fa star bene e che però ho sempre tenuto gelosamente tutta per me. Questa nuova esperienza è un po' un salto nel buio. Vedremo!
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro è figlio di tanti momenti diversi. è figlio di storie appartenenti a persone diverse. Anche le modalità con cui sono nate le poesie sono varie. Una (di cui non cito il titolo) è nata prima come canzone e poi l'ho scritta in poesia. Premetto che di musica non ne capisco affatto, ma un giorno mi sono ritrovata a cantare su di una melodia quelle parole. E ancora oggi per me è una canzone, prima di essere una poesia.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Incredulità è l'aggettivo più giusto. è una grande emozione che si accompagna comunque ad un pò di paura. Che ne sarà? Piacerà? Qualcuno ci crederà? Leggere il titolo accompagnato dal mio nome sarà un'emozione imparagonabile.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Non ho fatto leggere a nessuno il mio libro. Anzi nessuno sa che sto sperimentando questa nuova esperienza. Vorrei aspettare il risultato finale e poi si vedrà.
Come ho detto ne solo molto gelosa.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Esperienza personale? Poca. Gradimento? Altrettanto. L'audiolibro ritengo che possa avere un futuro limitato nel mondo della scrittura, dove tutto è così personale e intimo. Viene totalmente meno quello che è il contributo personale del lettore che con la sua voce attinge ad una storia in modo del tutto unico, agganciandola alla propria esperienza di vita.

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