Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Questo libro "La mia Grafologia" è il risultato di uno studio trentennale, che richiama gli insegnamenti di P. Girolamo Moretti.
Solo dai suoi libri originali che trasmettevo ai miei allievi. ho potuto verificare e constatare quanto fosse importante la sua Grafologia basata sulle Leggi e non sulle teorie. Le emozioni, pertanto, già nascono da quei primi momenti con cui realizzavo una conoscenza che trasmettevo ai miei allievi. Debbo ringraziare il giovane Editore Dott. Vito Pacelli che con genialità e passione ha reso un nobile servizio alla cultura e con onore anche alla scienza.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro si coglie il desiderio e la volontà di far conoscere ciò che non è stato divulgato nel tempo, come ad esempio il Trattato del 1935, nel quale non solo viene descritto il significato del segno grafologico, ma anche cosa occorre fare, come intervenire, specificando Prognosi e Terapeutica morale. Così come nel libro "Analisi Grafologiche" anche questo non divulgato nel tempo, dove riporto gli articoli dei Quotidiani, che descrivono il valore di questo Scienziato. Tanti genitori mi confessavano che avrebbero voluto imparare la Grafologia di P. Girolamo Moretti, ma non avendo il tempo vi dovevano rinunciare. Ora qui possono trovare tutte quelle risposte, imparare con facilità, essendomi adeguata alle loro esigenze, dopo lunga esperienza.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Questo libro è molto utile per aver associato teoria e pratica; per avere studiato tutti i libri originali, metterli a confronto con altre Grafologie e dalla ricerca trarre le dovute conclusioni. Moretti quindi ha saputo dimostrare con i fatti e per questo non è mai caduto in contraddizione. Pertanto scrivere quest'opera è stato come raggiungere un traguardo che si è compiuto passo dopo passo.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stessa per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo del libro non poteva essere che questo, perché qui è stata applicata fedelmente la sua Grafologia.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Su un'isola deserta mi porterei ancora Moretti, perché la sua Psicologia, la sua Logica, il fascino della scoperta, sarebbero per me la migliore compagnia.
Ebook o cartaceo?
A me piace avere in mano il libro, leggerlo, sfogliarlo, viverlo e consumarlo, ma anche Ebook per i tempi attuali e per certe condizioni può essere utile.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
In questo libro non sono scrittrice se non nell'ultima parte dove racconto alcuni aneddoti da lasciare il lettore a bocca aperta!
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Quando una mia allieva, l'Insegnante Paola Pareschi di Bologna in gita scolastica a Roma, mi telefonò per sapere se poteva interessarmi il Trattato di P. Girolamo Moretti del 1935 trovato su una bancarella, risposi subito di sì e quando lo ebbi tra e mani capii subito che quello era il miglior Trattato che avessi letto e che qui ho riportato per farlo conoscere. Il ricordo di Paola rimarrà sempre nel mio cuore con gratitudine e con la sua intelligenza introspettiva capace di capire.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Debbo dire che i Collaboratori di Booksprint, in particolare la Signora Ivana, sono stati di una pazienza incredibile se questo libro è nato. Le soluzioni adottate hanno infine dato il risultato sperato. Pertanto avere tra le mani questo libro ha un duplice significato: sia per la collaborazione degli Operatori su tematiche a loro sconosciute; sia per aver reso a un Genio come P. Girolamo Moretti verità e giustizia.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro è una Mamma e mi ha ringraziato per aver colto nella scrittura dei suoi figli ciò che le era sfuggito. E io aggiungo non per disattenzione, ma perché diventa sempre più difficile comprenderli se non si "aprono".
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'Audiolibro è un mezzo di comunicazione importante per chi non può leggere o non ha la possibilità di farlo