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BookSprint Edizioni Blog

10 Mar
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Intervista all'autore - Stefano Natolo -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato in un quartiere della periferia romana esattamente nel quartiere della Garbatella, dove si narra una leggenda della provenienza del nome del quartiere, da una ragazza garbata e bella che accoglieva nella sua locanda i pellegrini di passaggio. Da lì nasce il nome di questo quartiere. Una zona periferica molto movimentata e afflitta da problematiche reali come tutte le periferie romane. Le scelte sono poche e le amicizie sbagliate possono cambiare la vita oppure cercare di combattere, essendo diverso da tutti gli altri. Ma tutto questo dipende anche dall'educazione impartita con principi fondamentali come il rispetto, ma a volte non basta, perché è facile cadere nei tranelli delle cattive abitudini e delle cattive amicizie. Io devo ringraziare i miei genitori e il parroco che mi ha cresciuto che ha contribuito a fortificate ciò che mi hanno insegnato i miei genitori, facendo capire che la strada giusta era quella di essere diverso da tutti gli altri seguendo una strada diversa. Mi è sempre piaciuto scrivere. è un dono che ho sempre avuto fin da bambino. Il parroco che mi ha cresciuto ha fatto sì che il mio dono della scrittura si perfezionasse e anche se per un periodo l’ho accantonato, è bastato che alcuni avvenimenti personali mi facessero ritornare questo splendido dono per esprimere me stesso, con le tematiche personali dell'amore e della vita sociale.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento stabilito perché chi scrive, l'ispirazione e un momento fuggente, viene in un attimo, e in un attimo scompare, perciò bisogna mettere subito tutto nero su bianco.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Paulo Coelho
 
Perché è nata la sua opera?
Questa opera è nata ed è dedicata al mio quartiere nativo che mi ha dato molto ancora e oggi mi ispira per ogni testo scritto. Un omaggio che ho voluto dare a questo quartiere ancora bello e vivo nei miei ricordi anche se non ci vivo più. Il titolo e proprio dedicato alla Garbatella.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Come ho detto in precedenza, molto ancora oggi è frutto di ispirazione specialmente nel tema sociale che mi sta molto a cuore.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Nessuna evasione dalla realtà. Nulla di inventato, racconto fatti reali e vissuti personali sia sulle tematiche dell'amore, ma anche sulle tematiche reali sociali che solo chi ha vissuto in periferia può capire realmente. Quello che scrivo vuole servire a svegliare le coscienze e raccontare ciò che accade veramente ..
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Il parroco che mi ha cresciuto e un grande amore sciupato, ancora vivi entrambi nei miei ricordi
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia famiglia ovviamente
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Si, ma il fascino del libro e sempre il migliore anche se l'eBook e molto comodo, ma un buon libro cartaceo davanti al camino o sul divano con l'odore della stampa non potrà mai competere con la versione ebook
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso di rispondere come la domanda precedente. Non può competere nessuna delle due con la versione cartacea

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Giovedì, 10 Marzo 2022 | di @BookSprint Edizioni

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