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24 Feb
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Intervista all'autore - Simone Vismara -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vivo al nord Italia, in Brianza. Un luogo che non ho mai amato completamente perché adoro il caldo, il mare, i profumi mediterranei e il sole.
Mi sono sempre piaciute le parole, le lettere e i libri. Mi piace leggere i libri di ogni genere, soprattutto quelli romantici oppure che trattano della seconda guerra mondiale. Amo molto i romanzi di Wilbur Smith e le biografie di personaggi che hanno scritto pagine drammatiche della storia d'Italia.
Durante il corso della mia vita ho scritto frasi, poesie molto semplici e pensieri personali. Dalla tarda adolescenza.
Ho deciso di provare a scrivere un libro, una raccolta di poesie e riflessioni, per esprimere me stesso e le mie emozioni. Ho pensato che le parole, le belle parole e le vere emozioni, rendono la vita migliore. Perché, io penso, che siamo stati creati per vivere e per donare emozioni.
Ho deciso di diventare scrittore per donare le mie emozioni e i miei pensieri. A tutti quelli che avranno la voglia e la pazienza di leggermi. Perché la vita senza amore non è vita. Ho scritto questo mio primo libro per soddisfazione personale e perché credo nelle mie parole. Credo che le mie parole possono rendere la vita migliore a chiunque. Basta leggerle col cuore aperto. E ho voluto immortalarle per sempre.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solitamente scrivo di sera. Appena concluso il lavoro quotidiano. Amo prendere un'ora tutta per me. Lontano da tutto e da tutti. Mi piace raccogliere i pensieri che ho vissuto durante la giornata, oppure traggo ispirazione dalle letture o dagli aforismi. Mi piacciono molto gli aforismi e le frasi profonde, che fanno riflettere.
Ho provato a scrivere in qualsiasi momento della giornata, se nascevano sensazioni o pensieri profondi. Mi piace meditare su ciò che la vita mi ha donato. E lo faccio spesso. In tanti momenti della giornata. E scrivo ciò che nasce
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Senza dubbio Wilbur Smith e Sven Hassel. Mi hanno fatto vivere emozioni uniche.
 
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata da un mio sogno. Dal bisogno della vicinanza dell'amore. Dalle mie emozioni riguardanti tutte le forme che l'amore può avere.
La mia opera nasce dal bisogno di scrivere le mie emozioni per dar loro vita. Con le parole.
La mia opera è una celebrazione. La celebrazione dell'amore vero, forte, totalizzante. Quell'amore che ognuno di noi, durante la propria vita, ha cercato e sperato di incontrare. E che spera ancora di conoscere. Per dare un senso alla propria vita
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ha influito moltissimo. Perché coi moderni mezzi di ricerca, si può dar risposta a ogni singola curiosità o domanda. Si può arrivare a tutto ciò che ci interessa e ci fa sognare.
Questi tempi molto difficili hanno fatto rinascere la voglia di tornare a credere negli unici veri valori che contano. L'amore, la condivisione e il rispetto per tutto e tutti. Per dimenticare la terribile lezione che il mondo moderno prova a insegnarci ogni giorno: l'egoismo e la celebrazione dell'io come centro del mondo.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere non è un'evasione. Ma un parto. Dove a nascere sono le emozioni.
E, forse, per tornare alla realtà bisogna prima evadere da essa. Coi propri sogni. E, realizzandoli, si può raccontare una realtà nuova e diversa. Quella che ognuno di noi prova a raggiungere.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nel libro ho scritto e descritto il mio modo di intendere l'amore e tutti i sentimenti che ho vissuto nel corso della mia vita.
Ci sono io in tutto. In ogni singola parola.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Una persona sola. Che rappresenta l'amore.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla persona che ha ispirato questo libro
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Si. E lo dico a malincuore. Perché la carta regala emozioni uniche. La si può toccare con le dita e sentire che ha un'anima
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che è la nuova frontiera dell'editoria. Che piaccia o no. È uno dei moderni modi per arrivare alla gente. E ha più anima di un e book. Una voce narrante può dar profondità e vita a ogni singola parola. Farla suonare nelle orecchie per farla entrare nella mente

 

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