Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Dove è nato e cresciuto.
Nato e vissuto a Napoli, dove al risveglio guardavo il castello Maschio Angioino. Infanzia; guerra e sfollato a Morcone, paesino beneventano. Fino ai 23 anni, una vita ricca e felice da figlio di papà. Pessima carriera scolastica...incompiuta ...tra il prestigioso istituto svizzero a scuole campane. Animali, auto, motoscafi e vari sport.Ma la bella vita durò solo 8 anni! Poi, a soli 23 anni, il primo matrimonio ed al rientro dal viaggio di nozze (di oltre due mesi), il pranzo ufficiale dove mio padre, per la prima volta, mi metteva di fronte alla realtà con sole due frasi: “
“I figli ad un certo punto devono trovare la loro strada”
ed alla mia risposta che non ricordo aggiunse:
“ Tu non hai voluto studiare... solo il lift puoi fare!”
La storia completa è in “Tu, uno dei noi”. Sintetizzandola direi: da allora, famiglia, lavoro e impegni nel sociale.
Cosa l’ha spinto a scrivere questo libro?
Impegnarmi e combattere solitudine e pandemia e forse anche a divertirmi prendendo spunti reali dalla mia vita, inventando storie come nella vita di lavoro ho inventato sussidi didattici ed ausili.
Quale messaggio vuole inviare al lettore
Svagarsi. Distrarsi dal mondo reale di oggi e seguire il commissario Rivolti ed i vari personaggi che il lettore vivrà nelle storie che il commissariato di Capri affronta nel ’53.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale ha vissuto?
Lo chiederò a qualche lettore che vorrà contattarmi sulla email
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e lo valuteremo insieme in quanto è un tema complesso di cui non conosco una risposta univoca ritenendomi un “ignorante nozionistico”.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro
Nonostante avessi iniziato l’attività con la pubblicazione di una rivista scolastica, l’opportunità di poter affidare il file ad una struttura come la Book Sprint e non avere alcun problema, rende ulteriormente appagante il piacere di vederlo realizzato.
Scrivere è un’evasione dalla realtà o un modo per raccontarla?
Entrambi. In questo libro, partendo da un incontro reale con un miliardario ed il suo Yacht a Capri, parto in fantasie liberatorie che stimolano la mente divertendo. Così, nasce uno Yellotriller !
Quanto di lei, della sua vita reale, c’è in ciò che ha scritto?
Quanto ho scritto in “Tu, uno di noi” è reale sia per quanto riguarda la mia vita che le esperienze su tutti i temi, sociali e non, che ho affrontato. Questo, invece, partendo da un incontro, è tutta fantasia.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Forse oltre ai figli direi... Covid 19!
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Distrarmi, divertirmi, insieme al lettore.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternativa?
Semplicissimo! E l’ottimo grafico della Book Sprint ha realizzato la copertina rispondente ad una delle indagini del commissario Rivolti nel mondo del sadomaso.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con se? E perchè? Ebook o cartaceo?
Vorrei un libro, sicuramente cartaceo... con istruzioni sulla sopravvivenza!