Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Mi chiamo Floriana sono nata nel settembre del 1972 a Mondovì in provincia di Cuneo, ma da un paio di anni abito a Cairo Montenotte in provincia di Savona. Sono sempre stata una bambina solitaria, poche volte giocavo con i miei cugini o con gli amici del mio paese.
Quando ho imparato a leggere mi rifugiavo spesso in un angolo della sala a leggere i libri che erano in casa, sia quello dedicati ai bambini che quello che trovavo nella libreria dei miei genitori. Ho sempre amato le materie letterarie e ho iniziato ad amare la poesia ai tempi delle scuole medie, il mio autore preferito è sempre stato Ugo Foscolo (forse perché porto il nome di sua figlia?) In quel periodo e negli anni delle superiori ho iniziato a scrivere poesie, le ultime le ho scritte poco più che ventenne.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Da anni ormai, non scrivo più, le mie poesie le scrivevo durante le ore buche e le interrogazioni, le poche che ho scritto negli anni successivi erano scritte in momenti di tranquillità dopo le ore di lavoro o nelle giornate passate in casa.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Leggo di tutto, non ho un genere preferito, spazio da storie vere a racconti con suspence, solitamente entro in libreria e se la copertina è il titolo mi ispirano lo compro.
Autori che mi piacciono sono Torey Haiden, Giullaume Musso e Mary Higgins Clark.
Perché è nata la sua opera?
Non nasce per un motivo particolare, mi ispiravo a cose che mi succedevano o che mi piacevano al momento.
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Come detto prima, ho sempre amato leggere, per cui avevo deciso di mettere nero su bianco le mie ispirazioni.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me è sempre stato un raccontare la realtà, sono cose che mi sono accadute.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
C'è tutto di me, sono io in quelle parole, in quei versi.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno si è rivelato fondamentale nelle mie poesie. Alcune parlano di amori finiti, di amicizia, ma sono tutte nate così, senza pensarci.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Solo pochi ristretti amici hanno letto alcune delle mie poesie, la maggior parte erano in quaderni che erano chiusi in scatoloni per i miei vari traslochi e tirate fuori ultimamente.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sono una che ama il libro fisico, sfogliare le pagine, sentire il fruscio e l'odore della carta, vedere i miei libri ordinati in ordine alfabetico nella mia libreria, ma credo che l’ebook stia prendendo piede soprattutto per chi viaggia, per la comodità di avere i libri sui dispositivi.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sentire la voce di chi legge le opere, l'intonazione mi piace. Trovo che sia una comodità soprattutto per gli anziani che fanno fatica e i bambini che ancora non sanno leggere.
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Bellissima intervista di una donna molto intelligente e sensibile.
Scritto da Umberto Melotti
il Giovedì, 18 Luglio 2024 08:49
Avendo letto il primo libro la curiosità mi ha portata alla lettura del secondo. L'intreccio…
Scritto da Anna
il Martedì, 16 Luglio 2024 12:25
Mi sono emozionato nel leggere questa storia. Mi è piaciuto molto e l’ho trovato molto…
Scritto da Marco
il Sabato, 13 Luglio 2024 17:59
Bellissimo e ricco lavoro! Un contributo prezioso ❤️
Scritto da Caterina
il Sabato, 06 Luglio 2024 15:08