Signora Fioretti, ingegner Bertello, confesso che come casa editrice ci capita raramente di aver a che fare con un testo scritto a quattro mani, come mai questo sodalizio?
Mario Bertello: Bruna ed io siamo figli di amici di famiglia, ci lega da sempre un profondo affetto ed una stima reciproca; inoltre tutti e due sin da studenti avevamo la penna abbastanza facile
Bruna Fioretti: sì, Mario ha centrato in pieno la questione: la storia in generale, quella del Piemonte, delle sue città, dei suoi paesi nonché le tradizioni, la lingua e la cultura così come il “carattere” dei suoi abitanti hanno da sempre avuto su di noi un certo fascino.
Che cosa vi ha spinto a scrivere questo libro?
Mario Bertello: veramente non è la nostra prima opera, cominciammo nel lontano 1977, avevamo poco più di 20 anni, scrivendo la storia del paesello da cui le nostre famiglie hanno avuto origine (Bertello Fioretti “Piccola collina torinese” edizioni Parena – Mombello di To);
Bruna Fioretti: allora ci colpì una frase attribuita al Leopardi che recitava così: “la storia d’ Italia non è completa se ogni piccolo paese non ha la sua” noi semplicemente cercammo di dare il nostro modesto contributo
Mario Bertello: qualche anno dopo, sempre con la collaborazione di Bruna, scrissi poi la storia di una piccola chiesetta che sorge sulla collina torinese dietro la basilica di Superga detta appunto “La Superghetta” sconosciuta al turismo di massa
E avete ripreso a scrivere dopo così tanti anni?
Mario Bertello: abbiamo sempre avuto l’intenzione di riprendere la penna in mano ma le vicende della vita, la famiglia, il lavoro e gli innumerevoli impegni che queste comportano non ce l’hanno mai permesso ahimè
Bruna Fioretti: adesso che siamo diversamente giovani con più tempo libero abbiamo ricominciato, complice anche il lockdown. Ricordo molto chiaramente la frase che mi disse Mario: “venta torna che tacoma a scrivi” (bisogna dinuovo che torniamo a scrivere). Ed ecco fatto
“Darwin e la bagna càuda", un titolo azzardato, che legame c’è tra di loro?
Mario Bertello: Darwin è l’ideatore della teoria dell’evoluzione della specie rappresenta quindi il continuo divenire diciamo così…
Bruna Fioretti: mentre la bagna càuda rappresenta la tradizione, l’immutabilità in un certo senso: difatti è un piatto che mal si presta a rivisitazioni o destrutturazioni. Ecco noi torinesi siamo un po’ così aperti al nuovo ma saldamente “bugianèn”
Perché le persone dovrebbero leggere il vostro libro?
Mario Bertello: è un testo leggero, anche con qualche luogo comune …l’ideale per rilassarsi
Bruna Fioretti …e per scoprire Torino, le sue curiosità e soprattutto i suoi “strampalati” abitanti
Bruna/ Mario ma soprattutto per il MOTIVO CHE PIÙ CI STA A CUORE: la percentuale sui ricavi delle eventuali vendite che voi BOOKSPRINT ci accreditate LA DEVOLVEREMO IN BENEFICIENZA AL CANILE qui vicino a noi per migliorare la qualità della vita di quelle povere bestiole che hanno bisogno di tutto
Torniamo a voi: scrivere a quattro mani non deve essere facile: signora Fioretti ci dica un pregio ed un difetto dell’ingegner Bertello e a sua volta ingegnere ci dica un pregio e un difetto della signora Fioretti
Bruna Fioretti Un pregio di Mario è senz‘altro l’innata bontà d’animo, un difetto? È sempre puntualmente in ritardo!
Mario Bertello: Bruna è dolce e paziente ma a volte è troppo pignola!
Un’ultima domanda…un po’ maliziosa…voi state a FRUTTERO E LUCENTINI come…
Bruna/Mario…come una candela a un lampadario bellissimo e luminosissimo: La candela non diventerà mai un lampadario però nel suo piccolo anche lei un po’ di luce la fa.