Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è una sorta di autoterapia che aiuta a liberare la mente dal flusso dei pensieri che molto spesso la appesantiscono, evitando di tenersi tutto dentro rischiando di farsi solo del male.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Una parte del libro riguarda la mia vita reale, una cruda realtà che ho dovuto vivere sulla mia pelle. Non mi aspetto che venga compresa dai possibili lettori, per una volta ho voluto fare qualcosa per aiutare me stessa.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Liberazione, dopo essermi nascosta e nascosto le mie emozioni e problemi per anni, ho deciso di espormi togliendo i filtri quanto più possibile raccontando esperienze personali anche abbastanza forti, che spero vengano capite e non criticate.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
No la scelta è stata abbastanza semplice, cercavo qualcosa riguardante la verità.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Socrate, che cito anche nel mio libro, perché ne sono rimasta colpita particolarmente soprattutto per la frase "Io so di non sapere".
Viviamo in un mondo pieno di arroganza mentre io cerco l'umiltà nelle parole, nei modi di fare e di pensare.
Io so di non sapere, secondo la mia interpretazione, è un modo per dire mi fermo dove so che non posso arrivare o conoscere, non forzo le cose ma le accetto così come sono, non per pigrizia o rassegnazione, ma per intelligenza.
Ebook o cartaceo?
Entrambi ma preferisco il cartaceo essendo una persona un pò all'antica, sfogliare un libro è una sensazione diversa dal leggerlo su uno schermo.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Mi è sempre piaciuto scrivere ma non ho mai avuto il coraggio di scrivere qualcosa di mio, finchè mi sono decisa ma non ricordo di preciso quando.
Penso che scrivere sia il modo migliore per esprimere quello che provo, senza aspettarmi che venga compreso.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro nasce dall'idea di espormi, ed esporre un problema come la depressione che spesso non viene considerata come una malattia.
Oltre a questo, lo considero una sorta di grido contro il modo che abbiamo di vivere, un modo abbastanza egoista e superficiale.
Non posso cambiare il mondo attraverso un libro, ma nessuno mi vieta di provarci.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Ho provato molta felicità ma anche stupore, nel senso che solo vedendo il cartaceo ho realizzato di aver scritto un libro e per questo ringrazio chi mi ha aiutato a rendere vero questo mio piccolo sogno.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Un'amica
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia una bella iniziativa soprattutto per i non vedenti