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21 Dic
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Intervista all'autore - Anna Izzo -

Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è una sorta di liberazione, quando inizio mi sembra di non poter finire mai. Starei lì per ore ad elencare i miei pensieri, il mio corpo inizia a sentirsi leggero. Sembra non esserci nulla intorno a me, in quel momento ci sono solo io e la scrittura.
 
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nel libro è presente totalmente la mia vita reale. Ci sono pezzi di me in ogni pagina.

 
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest’opera ha significato la realizzazione di un sogno che custodivo nel cassetto.
 
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata abbastanza semplice perché le mie idee erano chiare sin dall’inizio. È stato il primo che ho pronunciato, era lui nessun altro.
 
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei Raphaëlle Giordano, perché grazie al suo libro: “la tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola” ho capito con chiarezza il valore della vita, di tener duro oltre lo sconforto, e di realizzare i nostri sogni.
 
Ebook o cartaceo?
Cartaceo tutta la vita. Un libro tra le mani penso abbia un altro valore.
 
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Perché sentivo di appartenere a questo mondo, la scrittura per me è stata un’amica non preziosa, sentivo di non poterne fare a meno.
 
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L’idea di questo libro nasce durante la prima quarantena, non sapevo cosa fare, sentivo di poter dare vita a qualcosa, difatti la mia camera divenne un vero e proprio rifugio, c’ero io e la realizzazione di questo sogno.
 
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Le emozioni sono tante, la commozione prende il sopravvento difatti non ne riesco nemmeno a parlare. Non ci sono parole che possano spiegare quello che provo, sicuramente una profonda soddisfazione.
 
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia cugina Nancy.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia bellissimo, l’interpretazione ha un’importanza rilevante.

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