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BookSprint Edizioni Blog

09 Dic
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Intervista all'autore - Alex Rinaldi -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Io abito in una piccola frazione di Cartoceto (PU), in quella splendida regione che sono le Marche. Fin da piccolo ho sentito l'esigenza di scrivere, per ricostruire nero su bianco delle emozioni, riflessioni e stati d'animo che intendevo estrapolare dalla profonda irrazionalità della mia coscienza, come per aumentarne l'autenticità.
Con il passare degli anni, le mie riflessioni sono diventate poesie, e le poesie la parte più sincera di me.
Quindi credo che la "vocazione" dello scrittore abbia sempre fatto un po' parte di me, e questo non dato dal successo delle mie opere, ma quanto dalla loro autenticità.

 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho un momento preferito da dedicare alla scrittura, ma solitamente tendo a comporre le mie opere quando mi trovo in solitudine, e spesso tornando nei luoghi che ne hanno ispirato la creazione. Questo comporta spesso serate intere fuori casa e talvolta orari insoliti, in cui riesco maggiormente a concentrarmi, isolandomi dalla frenesia della giornata quotidiana.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Non posso non citare "la Poetessa dei Navigli" Alda Merini, considerata talvolta un'isterica, che ha dimostrato come la sensibilità di un artista vada oltre qualsiasi tipo di regola sociale o stereotipo imposto. La sua è una poesia che nasce dal disagio più profondo (come quello di un ospedale psichiatrico), ma che si eleva fino ai sentimenti più nobili.
Un altro artista che mi piace particolarmente è Fabrizio De André, cantautore ma sicuramente (prima di questo) anche poeta. Personalmente credo che la sua bravura più grande sia quella di essere riuscito a conciliare i suoi versi con la musica.
 
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata da un estremo bisogno di raccontare le più profonde emotività che caratterizzano la Vita di un uomo, e la Poesia rappresenta per me lo strumento più adatto, perché tramite la percepibilità delle emozioni che ne stanno alla base, arriva anche dove le verità si fanno più indecifrabili e irrazionali.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Io credo che qualsiasi autore venga influenzato dal contesto sociale in cui vive, non necessariamente nella sua formazione letteraria, quanto più nel suo stile compositivo e nella sua visione della vita. In un mondo che mostra una vastità di differenze sociali e culturali, io credo che la formazione personale, culturale e (in questo caso) letteraria di una persona debba arricchirsi di nuovi aspetti legati alla conoscenza o all'esperienza.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un modo per raccontare la propria visione della realtà e sperare di farla comprendere anche ai lettori.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
"Il riscatto del tacere" è la prima raccolta di poesie da me pubblicata, e rappresenta la parte più intima della mia persona, quella che solo chi mi conosce estremamente bene può completamente comprendere.
Quindi questo libro è un po' l'essenza della mia personalità.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Assolutamente sì. Io credo che nella società di oggi si è "costretti" in parte ad aprirsi con molte nuove persone ogni giorno, che direttamente o indirettamente entrano a far parte della tua Vita. Ma solo quelle che sono a noi care riescono ad influenzarla. Fortunatamente io mi sono lasciato influenzare.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Nel corso degli anni ho fatto leggere qualche poesia a qualche caro amico, ma la maggior parte delle composizioni ho deciso di farla conoscere solo tramite la pubblicazione dell'opera.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sicuramente rappresenta un'alternativa con un alto potenziale, in grado di sostituire vecchie librerie impolverate con comodi file poco ingombranti e facili da trovare. L'ebook è anche un metodo più pratico per la lettura fuori casa, potendo scegliere in ogni istante quale libro leggere, senza dover portarselo dietro fisicamente.
Ma in ogni caso secondo me la scrittura su libri cartacei rappresenta ancora il metodo più simbolico a disposizione. Personalmente preferisco scrivere i miei componimenti vedendo scorrere l'inchiostro da una penna e rileggerli stampati sulle pagine di un libro.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro rappresenta un'opportunità soprattutto per persone non vedenti, o per chiunque preferisca ascoltahttps://www.booksprintedizioni.it/libro/Poesia/il-riscatto-del-tacerere delle storie, piuttosto che leggerle su un libro. Personalmente però credo che solo la lettura riesca ad immergere interamente il lettore all'interno della mente e dell'opera dello scrittore.

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Giovedì, 09 Dicembre 2021 | di @BookSprint Edizioni

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