Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice?
Mi chiamo Alessandra Siclari e sono farmacista. Abito a Vibo Valentia ma ho viaggiato e abitato anche all'estero. Ho deciso di pubblicare la mia tesi di laurea, perché nel corso della mia attività, ho avuto riscontro dei miei studi.
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
A volte mi capita di scrivere delle poesie. Amo molto la natura e gli animali; penso che il loro istinto li preservi da brutte sorprese. L'uomo nell'affidarsi al calcolo razionale rimane imbutato nelle logiche di marketing.
Il suo autore contemporaneo preferito?
Ken Follett.
Perché è nata la sua opera?
Sono studi iniziati nel periodo universitario
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
I miei genitori erano farmacisti, il contesto dove vivi ti influenza parecchio. Quando stavo in farmacia con loro sentivo parlare di disbiosi intestinale... e mi intrigava questo concetto.
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Ciò che vivi influenza tutta la tua vita. Poi come l’assimili e la racconti dipende da come la vivi.
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Le mie esperienze vissute e lette.
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
il mio professore di microbiologia.
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Mio padre.
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Ci sono cambiamenti epocali... vedremo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Potrebbe essere interessante in specifiche occasioni.