Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è qualcosa di liberatorio. Permette di dare una forma ai propri pensieri e, come nel mio caso, alle proprie fantasie derivate anche da ciò che ha influenzato la mia infanzia e la mia adolescenza.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro non sono presenti vicende o problematiche relative alla mia vita reale.
Posso solo dire di aver scelto i nomi di alcuni personaggi ispirandomi a persone a me vicine, come amici e parenti. Tuttavia le caratteristiche dei protagonisti sono totalmente frutto della mia fantasia.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È stato un processo lungo e pieno di dubbi inizialmente. Pensavo continuamente che l'opera dovesse essere in un qualche modo perfetta.
Ad un certo punto mi sono reso conto che non sarei mai stato soddisfatto al 100% e che quindi era giusto tentare la pubblicazione, lasciando ai lettori la valutazione finale.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con sé stesso per deciderlo tra varie alternative?
Scegliere il titolo non è stato affatto semplice. Volevo un titolo accattivante sia per chi ama il genere dell'opera sia per chi magari preferisce altro.
Penso che il titolo finale sia perfetto perché vuole mettere in primo piano il ruolo che ha la famiglia del protagonista.
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Vorrei avere con me "Il signore degli anelli". Per me resta sicuramente l'opera fantasy più completa di sempre. Lo scrittore non solo ha creato un mondo e delle razze, ma anche interi alfabeti. Uno sforzo davvero notevole secondo me.
È il libro che più di ogni altro è riuscito a farmi immergere in un mondo completamente diverso dal nostro.
Ebook o cartaceo?
L'ebook è certamente comodo con tutti gli apparecchi elettronici di oggi, però preferisco sempre avere il cartaceo tra le mani.
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Più che carriera, per ora lo chiamerei hobby. Semplicemente mi piace scrivere e penso di avere abbastanza fantasia per poter creare storie interessanti.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea è nata una decina di anni fa. Ricordo che in quel periodo avevo letto alcuni romanzi sui vampiri e nello stesso tempo erano anche usciti diversi film sul tema.
Nonostante apprezzassi le opere, continuavo a ripetermi "Ma dai, io avrei fatto così e avrei aggiunto questo..." finché non mi sono detto "Eh dai perché non farlo veramente?" e così era partita la storia.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Mi sento orgoglioso. Nel mio piccolo ho lasciato una traccia del mio passaggio su questa terra. La sensazione è stupenda, comunque andrà la cosa.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto da cima a fondo la mia ultima bozza è un amico, si chiama Ivan. Grazie a lui ho avuto il mio primo feedback e da li mi sono convinto a procedere con la pubblicazione. Colgo l'occasione per ringraziarlo.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ricordo che da piccolo avevo ascoltato una versione audiolibro di "Harry Potter e la pietra filosofale". Devo dire che ho un bel ricordo di quella esperienza. Perciò ben venga.