1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Più che emozioni provo una grande sensazione di rilassamento. Quando scrivo "svuoto" la mente dei vari pensieri che la quotidianità ci impone. Scrivere mi rende serena.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In grandissima parte.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Di staccare la mente da ciò che succedeva in Italia e nel mondo con l'arrivo del Corona Virus. Di evadere dalla situazione drammatica che quotidianamente si veniva tempestati da cattive notizie da tutti i mezzi di comunicazione.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
No, è stato molto spontaneo dopo aver osservato i comportamenti straordinari del mio gatto, soprattutto durante il Lockdown. Per raccontarne uno, quando ritornava dal giardino si metteva dietro alla porta del condominio e "chiedeva" alle persone di aprirgli la porta per farlo entrare, i vicini mi suonavano il citofono meravigliati, ho pensato che Leo è un gatto dal magico linguaggio.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
La Divina Commedia del nostro Sommo Poeta. Trovo che sia un testo letterario di straordinaria attualità, oltre agli aspetti storici, politici, filosofici...che tratta e persistano nel tempo, mi affascina quello umanistico. Mi piacerebbe fare un viaggio introspettivo del mio vissuto su questa terra, poi approfondire i Tre Regni dell'oltre tomba ben illustrati da Dante e pensare in quale di questi luoghi meriterei essere collocata dell'aldilà.
6. Ebook o cartaceo?
Rispetto per coloro che scelgono di leggere utilizzando questi mezzi informatici, per me esiste ed esisterà sempre il libro cartaceo
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non penso proprio che la mia sarà una carriera di scrittrice anche per l'età in cui mi trovo. Sicuramente mi capiterà di scrivere ancora perché mi piace mantenere la mente attiva, infatti leggo parecchio.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ha contribuito il Lockdown, stare chiusi in casa era avvilente, quindi oltre a dedicarmi alla lettura mi sedevo al computer e rievocando alcuni episodi relativi al mio gatto incominciai a scrivere di lui e mi convincevo sempre di più di quanto fosse intelligente ed affettuoso.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È stata una emozione inattesa. Devo ringraziare la casa editrice BOOKSPRINT, con la quale avevo preso contatto casualmente e sin dal primo momento mi ha invogliata, sostenuta, incoraggiata con una costanza indescrivibile per far sì che portassi a completare questo mio libro.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Io non ho fatto leggere il libro ad alcuno, potrebbe averlo letto il mio amico ingegnere informatico durante l'inserito delle foto.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Bisogna adeguarsi alle nuove tecnologie, penso abbiano dato un enorme contributo in vari campi lavorativi e non. Si dice anche che oggi si ascolti di meno, perché si è più distratti, l'audiolibro potrebbe servire da stimolo per abituarsi ad ascoltare di più.