1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Cagliari. Il mio paese d'origine è Serramanna, ma ho trascorso la mia infanzia perlopiù a Villasor, con mia nonna materna, Ermisia.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei ad un adolescente delle letture autobiografiche.
Leggere la vita di qualcun altro aiuta a capire come agire in determinate situazioni.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non sono completamente favorevole alla perdita del cartaceo, io in primis preferisco toccare con mano il libro, sentire l'odore delle pagine e perché no evidenziare e sottolineare.
È anche vero che bisogna adattarsi ai nuovi stili di lettura.
L'ebook è risultato essere comunque una novità positiva per i giovani che si avvicinano alla tecnologia in quanto ci si può documentare in tempo reale su qualsiasi tipo di lettura senza contare anche l'accesso alle tante offerte culturali e alla possibilità di scaricare dai cataloghi e dalle biblioteche online anche testi gratuiti.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura, la musica e la cucina sin da piccola sono sempre stati i miei mezzi di comunicazione.
La scrittura è sempre stata una passione anche legata alla musica per la composizione di brani.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ho deciso di scrivere il libro nel mio periodo di gravidanza.
Ho passato 8 mesi di gravidanza a rischio, per alleviare le mie giornate decisi di tenere la mente occupata, così ho pensato a mia Nonna.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il ricordare ci permette di tornare quando ne sentiamo il bisogno a luoghi realmente vissuti, a persone concretamente amate, a eventi o fatti che ci hanno coinvolto.
È importante non dimenticare le persone che ci hanno aiutato in passato e che ci sono state vicine.
Sembra impossibile ma le persone a noi care che lasciano il mondo terreno restano se ricordate.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Il mio sogno nel cassetto è sempre stata la cucina.
Pian piano ho coltivato la scrittura ma sempre con leggerezza sino a rendermi conto che questo modo di usare le parole in modo naturale mi coinvolgeva sempre di più e mi aiutava a comunicare.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì, la nascita di mia figlia.
Quella mattina in ospedale pensai a mia madre e mia nonna.
Non appena vidi mia figlia nascere feci una promessa, terminare il manoscritto.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, non ho mai pensato nella non riuscita perché è stata una promessa fatta a me stessa in un giorno particolare.
10. Il suo autore del passato preferito?
In realtà non ho un autore preferito.
Le mie letture possono variare da un Guillame Musso piuttosto che un Freud o letture filosofiche e spirituali.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Leggere un libro e ascoltare un audiolibro sono due esperienze differenti. Per quanto mi riguarda non penso di riuscire ad avere la stessa concentrazione ma trovo utile per chi ha l'interesse per le lingue straniere e per chi non ha la possibilità o il tempo di poter prendere in mano un libro o ebook.