1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Ivan è mio fratello ed è nato ad Eupilio in provincia di Como.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Avrebbe sicuramente consigliato un libro di Bukowski.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Ogni suo libro è sottolineato, evidenziato e ricco di note!
Credo che sarebbe assolutamente contro l'ebook e favore del cartaceo.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Ivan si è appassionato alla scrittura verso i venticinque anni, dopo aver letto molti libri.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Ha incominciato scrivendo qualche pensiero e poi dice di essersi ritrovato ad averne bisogno quasi come un'esigenza fisiologica.
Doveva liberarsi dai suoi cattivi pensieri e credeva di poterlo fare solo in questo modo.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Il diario è stato pubblicato per suo volere dalla famiglia.
Dopo averlo completato circa tre anni fa, Ivan ha subito un intervento chirurgico per l'asportazione di un tumore cerebrale.
In seguito all'intervento ha perso la vista e le facoltà cognitive.
La speranza è che attraverso le sue parole ciascuno di noi possa mettersi in discussione, si apra al dialogo, all'accettazione e al perdono.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
È stato un processo graduale avvenuto nel corso della vita.
8. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Per citare il libro:
"Ho lavorato duramente a queste pagine per quindici anni e adesso che è finito, sono soddisfatto".
9. Il suo autore del passato preferito?
Bukowski.