1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per noi è un modo di comunicare, un modo di esprimere le nostre idee. Scrivere per noi significa veramente tanto, è un modo per "sfuggire" da certe situazioni. Mentre scriviamo entriamo in un mondo tutto nostro, proprio parallelo alla realtà. Scrivere per noi è un modo per sentirci più vicine, essendo lontane, significa essere liberi di esprimere ogni nostra emozione, cercando di farla arrivare anche a chi legge. In un mondo dove le persone molto spesso non sono libere di esprimersi come meglio credono.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Quello che c'è di nostro in questo progetto è il rapporto che c'è fra le ragazze, le amiche della protagonista, abbiamo cercato di far trasmettere al pubblico che leggerà il nostro libro, il nostro legame. Le ragazze si vogliono molto bene come noi quattro del resto. Abbiamo deciso di dare appunto il nostro nome. Invece il nome della protagonista è frutto della nostra immaginazione, ma ognuno di noi ci ha messo un po' di se stessa.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha significato metterci alla prova su una cosa nuova. Ci ha dato la possibità di provare un'emozione nuova. E con questo abbiamo capito che se si ha un sogno si deve lottare per realizzarlo.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Inizialmente non era "scappa con me" man mano che lo scrivevamo il vecchio rito non ci convinceva, così abbiamo iniziato a pensare ad un titolo più adatto. Non è stato facile, abbiamo sparato titoli a caso, fino ad arrivare a quello che ad oggi è il titolo del nostro libro.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Un libro che sicuramente porteremo in un'isola deserta sarebbe "The Royal" di Erin Watt. Tra di noi ci consigliamo molti libri. Questa è stata una delle poche che abbiamo amato tutti e quattro.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo tutta la vita, vogliamo sentire il profumo delle pagine, vogliamo avere tra le mani il libro, sfogliarlo e sognare assieme ai personaggi.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ci accomuna la passione della lettura. Ci piace entrare nelle storie che leggiamo, così abbiamo deciso di provare. Ci siamo messe lì e capitolo dopo capitolo quello che stava uscendo fuori ci stava piacendo veramente tanto, ci emozionavamo con i personaggi e gioivamo con loro. q
Quando leggi una cosa che hai scritto e ti commuovi allora sei sulla buona strada.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ce ne sono veramente tante da poter ricordare, ma la cosa che ci viene in mente sono tutti i capitoli che abbiamo scritto in videochiamata, abitiamo lontani e vederci non è facile, soprattutto in questo periodo. Stavamo ore al telefono a pensare a cosa scrivere, ridevamo come delle matte. Non è stato facile se dobbiamo essere sincere, abbiamo avuto degli, screzi ma anche grazie a questo romanzo abbiamo imparato molto, il nostro rapporto si è rafforzato ancora di più.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Non abbiamo parole per descriverlo, è un sogno che si avvera, abbiamo sempre letto tanti libri e pensare che nelle librerie ci sarà un libro con la nostra faccia è scritta interamente da noi è fantastico. Speriamo veramente tanto che piaccia, che provino quello che proviamo noi quando leggiamo un romanzo ben scritto.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Le prime persone sono state le nostre mamme che ci hanno sempre supportate e hanno sempre creduto in noi.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ne sappiamo molto. Preferimo legerlo noi avendo il libro in mano piuttosto che ascoltarli. Ma complimento a chi ha la pasiemza di farli.