1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere significa tutto, significa fare uscire quella parte invisibile della mia vita, quella nascosta, quella dolorosa e difficile che faccio a volte fatica a raccontare.
Le emozioni che provo sono indescrivibili, gioia, rabbia, dolore è un urlo infinito.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto, ogni poesia è ispirata alla mia vita, a cose vissute, a foto scattate con gli occhi, a emozioni vissute fino in fondo.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me scrivere quest'opera ha rappresentato una sfida, un volermi mettere in gioco, voler urlare al mondo che ce l'ho fatta, che nonostante la vita riservi cose inaspettate e dolorose si può trovare il modo per rinascere, un motivo per continuare a respirare.
I miei motivi sono stati mio marito, i miei amici, le mie zie e mia madre alla quale devo tutto.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo l'ho scelto subito, dopo aver riletto tutte le poesie è nato spontaneo senza alcun dubbio o alternativa.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Susanna Casciani con il libro meglio soffrire che mettere il cuore in un ripostiglio, perché per me quel libro ha rappresentato una svolta per la mia vita, per le mie paure, per le mie ansie.
Perché SUSANNA arriva dritta al cuore senza chiederne nemmeno il permesso.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Già da piccola avevo questa passione, poi con il passare degli anni e delle sperienze volevo che il mio dolore fosse ispirazione per chi soffre, per chi pensa di non farcela.
Volevo arrivare nel cuore di tutti, e l ho deciso subito dopo aver vinto un concorso di poesie.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Il libro nasce dopo aver analizzato la mia vita, traccia dopo traccia, mettendo in stand by paure, ansie, preoccupazioni.
Il libro è la traccia di un mio cd preferito quello che mi insegna che nulla è andato perso e tutto è stato vissuto, anche quelle cose che vorrei cancellare. È Nato grazie a tutte le persone che mi vogliono bene e mi dicevano vorremmo avere un libro di tutta la tua vita, perché ci piace come scrivi e il modo di approcciarti alle persone.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Un'emozione inspiegabile, un colpo al cuore, quando l ho avuto tra le mie mani facevo fatica a crederci, mi sembrava un sogno.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
FELISIA, la mia amica, che l ha letto tutto d'un fiato con emozione e mi ha letteralmente stupita.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia un'opportunità per chi non riesce a leggere e ha questa passione, un'opportunità per tutti.