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22 Set
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Intervista all'autore - Carlotta Cavallin

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Mi viene naturale e amo farlo, è un po' come mangiare, ma mi piace assaggiare cibi nuovi, mettermi in gioco... anche la mente come il palato, esige a volte contenuti dal differente sapore.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Direi il 50% ma non sono ferrata in matematica.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ha significato molto, è stato come spedire una cartolina al mondo sulla quale ho raccontato una vacanza, con tanto di particolari,esperienze,... sogni.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Molto semplice.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei "Molte vite, un solo amore" di Brian Weiss. L'ho trovato molto interessante e mi piacerebbe rileggerlo.
Come scrittore resusciterei Shakespeare x tenermi compagnia, adoro il suo stile e rispecchia il mio.
 
6. Ebook o cartaceo?
Decisamente cartaceo.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
C'erano troppi fogli in giro x casa con le mie annotazioni, era ora di mettere ordine e raccoglierle in un libro. Sono molto determinata e, da quando un anno fa circa, l'ho deciso, l'ho scritto e dopo tre mesi era già in commercio. Non la vedo una carriera, piuttosto una passione.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Raramente i miei pensieri si prendono una vacanza, semplicemente ho sentito il "bisogno" di avere dei protagonisti , uguali e differenti da me ,con una loro storia, un loro destino, una loro personalità che, in qualche modo, ha influenzato lo svolgimento del romanzo.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È molto gratificante, così posso "guardare in faccia" i miei pensieri finalmente! e ancor più soddisfacente è poterlo leggere alle persone che amo, come ad esempio la mia mamma e notare la sua emozione, il suo apprezzamento ed orgoglio nei miei confronti sul suo volto. Impagabile!
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
A parte me, la mia mamma. Però il mio bimbo sbirciava ogni tanto i miei scritti.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Si paga sempre la dogana per oltrepassare la frontiera però, al di là di quel confine, alcuni potrebbero trovare la libertà. Questo per rispondere, a chi non sa capire tra le righe, che in tutte le cose ci sono i pro e i contro.
 
 
 
 

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